Ue: Comece, “i poveri come protagonisti”.  11 “raccomandazioni” per una ripresa economica in Europa

Undici raccomandazioni per lottare efficacemente contro la povertà, a patto però che i poveri non siano concepiti solo come i beneficiari delle politiche sociali ma considerati come “i protagonisti” della ripresa economica nell’Europa post Covid-19. È quanto chiede la Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) nella Dichiarazione pubblicata oggi “Listen to the cry of the Poor in the context of the Covid-19 pandemic and its recovery”, dove stilano una serie di 11 raccomandazioni per una efficace lotta alla povertà. “I poveri come protagonisti”, scrivono i vescovi dell’Ue e spiegano: “Un’opzione preferenziale per i poveri significa non solo avere una preoccupazione prioritaria per loro e per alleviare le loro sofferenze. Significa anche riconoscerli pienamente come persone, attori della costruzione di una società orientata al bene comune”. “Qualsiasi riflessione e azione sulla lotta alla povertà dovrebbe mirare a ridurre l’emarginazione e a promuovere un’inclusione più integrale, intesa come partecipazione economica, sociale e politica”. I vescovi ripetono quanto detto da Papa Francesco: “Bisogna andare oltre quell’idea delle politiche sociali concepite come delle politiche verso i poveri, ma mai con i poveri, mai dei poveri e tanto meno inserita in un progetto che riunisca i popoli”. Nella Dichiarazione, la Comece propone una serie di “buone pratiche” realizzate dalle Chiese in Europa come la “Domenica di preghiera e solidarietà con chi soffre” promossa in Germania che ha permesso di raccogliere 2,4 milioni di euro e aiutare nel periodo post-pandemico l’azione delle Chiese in America Latina, Africa, Asia e Sud-Est europea. In Italia, si ricorda che in 211 giorni la Caritas ha assistito 544.775 persone. Quasi una persona su quattro, il 24,4%, non ha mai utilizzato prima una rete Caritas. Nelle raccomandazioni, i vescovi chiedono di “ascoltare e fornire assistenza immediata a persone vulnerabili, giovani, donne e famiglie”; di dare un sostegno temporaneo alle piccole e medie imprese locali in difficoltà; facilitare l’accesso ad alloggi a prezzi accessibili e dignitosi; prevenire il sovraindebitamento; incoraggiare una vita dignitosa attraverso il lavoro e colmare il divario retributivo di genere; promuovere l’accesso a un’istruzione di qualità per i bambini in condizioni di povertà, incoraggiare uno stile di vita sano e affrontare il divario digitale; promuovere una tassazione equa e incoraggiare gli investimenti privati per combattere la povertà; sostenere i Paesi poveri a livello globale e promuovere l’equità di accesso ai vaccini.

 

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