Sud Sudan: testimonianza di mons. Carlassare a Missio, “nessun rancore, ma cammini di riconciliazione”

(Foto: Missio)

“Quella sera del 26 aprile sento qualcuno che è alla mia porta e che sta tentando di aprirla con uno strumento; mi alzo dal letto e vado a vedere cosa sta succedendo. Dopo qualche minuto da fuori aprono il fuoco, almeno sei o sette proiettili fino a scardinarla. Chiedo aiuto mentre tengo dall’interno la porta chiusa cercando di resistere”. Inizia così l’intervista contenuta nel video  “Nessun rancore”, realizzato dalla Fondazione Missio a padre Christian Carlassare, missionario comboniano nominato vescovo di Rumbek in Sud Sudan. Poche settimane prima della consacrazione a vescovo, il 26 aprile del 2021, il missionario è stato gravemente ferito in un agguato armato nella sua diocesi. “Questione di un minuto, ha puntato l’arma, ha inserito il colpo, mi ha guardato e ha iniziato a sparare delle raffiche all’altezza delle mie gambe”, ricorda padre Christian. Il comboniano è in Sud Sudan (Paese travagliato, nato dalla scissione col Sudan il 9 luglio del 2011) dal 2005 e prima di arrivare a Rumbek è stato vicario apostolico della diocesi di Malakal.
“Io che in quel momento soffrivo, portavo un po’ anche le piaghe di questo popolo Sud-sudanese che al giorno d’oggi soffre tanta violenza – dice il comboniano nel video –. Perché sia capitato a me è difficile dirlo: qui capita a tante persone, in vari momenti. Alcuni gruppi della Chiesa hanno pensato che io potessi essere un problema e una difficoltà piuttosto che un aiuto”. È importante che “un missionario, nella buona e nella cattiva sorte sia capace di fare causa comune con la gente, senza tirarsi indietro e aprendo cammini di riconciliazione”, conclude.
Sul sito web della Fondazione Missio sono disponibili tutti i materiali per l’animazione del Mese missionario e in vista della Giornata missionaria mondiale del 24 ottobre.

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