Pentecoste: mons. Marcianò (Omi), “lo Spirito rende la comunità capace di superare le paure e aprire le porte”

“Lo Spirito agisce nella storia della comunità ecclesiale, la rende capace di superare le paure degli altri, di aprire le porte, quasi come in questi giorni in cui abbiamo ricominciato a celebrare l’Eucaristia insieme; lo Spirito agisce nella storia della comunità umana; il miracolo di Pentecoste fa della moltitudine confusa una fraternità di persone in cui ciascuno sa capire e farsi capire, nell’originale ricerca del bene comune”. Lo ha detto l’ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Santo Marcianò, celebrando ieri la messa di Pentecoste presso la cappella del seminario dell’Ordinariato alla Cecchignola di Roma. Nel corso della celebrazione Marcianò ha conferito il ministero del Lettorato ai seminaristi Luigi Benemerito e Giuseppe Massaro e il ministero dell’Accolitato ai seminaristi Giovanni Mizzi e Luigi Sarnataro. La celebrazione è stata introdotta da un breve intervento del rettore, don Maurizio Ferri. “La Pentecoste celebra la centralità dello Spirito Santo nella vita cristiana. Lo Spirito agisce nella storia di ogni persona – ha affermato l’arcivescovo castrense –. È soffio vitale, che richiama la Creazione ma anche gesto di intimità profonda, ‘bacio’ con cui il Signore ci ha dato vita e ci ridona vita. È unzione che guarisce le ferite del corpo e dell’anima; e questo dono – cancellare i peccati! – è consegnato, nello Spirito, alla Chiesa”. “Portare Gesù tra i militari! È la missione affidata a voi, alla nostra Chiesa, e a tutta la Chiesa – ha detto l’ordinario rivolto ai seminaristi –. Adempiamola, con la grazia dello Spirito: avremo la gioia e la pace che Egli solo sa donare”.

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