Coronavirus Covid-19: López (Repam) al Sir, “grazie Papa Francesco” per le parole sull’Amazzonia incendiata da “tanti fuochi”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Grazie Papa Francesco!”. Dalla Repam, la Rete ecclesiale panamazzonica, arriva un messaggio di profonda gratitudine al Papa per le parole pronunciate ieri, al Regina Coeli: “Invochiamo lo Spirito Santo perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Tanti sono i contagiati e i defunti, anche tra i popoli indigeni, particolarmente vulnerabili. Per intercessione di Maria, Madre dell’Amazzonia, prego per i più poveri e indifesi di quella cara Regione”.
“In molte culture dell’Amazzonia – dichiara al Sir Mauricio López, segretario esecutivo della Repam – il fuoco ha un significato profondo, sacro, di mistero, così come la stessa Amazzonia è un luogo teologico, un luogo sacro, come ha detto lo stesso Papa Francesco nell’esortazione Querida Amazonia. Così, oggi, nella festa di Pentecoste, il fuoco della vita, del mistero, che ci invita ad infiammare i nostri cuori per non perdere la speranza, si accende per tutti coloro che vivono e soprattutto per coloro che soffrono e sperano in tutta l’Amazzonia”.
Prosegue il segretario della Repam: “Grazie a Papa Francesco, per aver reso esplicito questo appello a un fuoco di vita, un fuoco che si sovrapponga ai tanti fuochi che stanno incendiando, in modo negativo, questa realtà e soprattutto impattano sui popoli originari. Parlo dei fuochi dell’anno scorso, che in parte proseguono ancora, fuochi materiali e concreti; e assieme a questi i fuochi della deforestazione, dello sfruttamento, quelli della violenza quotidiana che soffrono oggi i popoli originari oggi, nel mezzo della pandemia. E da ultimo, parlo proprio di questo fuoco del Covid-19, che sta ponendo fine a molte vite, di innocenti e più vulnerabili, per la mancanza di una risposta adeguata ed esplicita dei Governi”.
Conclude López: “Preghiamo lo Spirito Santo, chiediamo il suo soffio divino, perché si posi sulle teste e soprattutto sui cuori dei membri della Chiesa, uomini e donne, che lavorano tutti i giorni instancabilmente per difendere la vita, per portare avanti i quattro sogni che il Papa delinea in Querida Amazonia. E preghiamo perché questa alleanza tra Chiesa e popoli originari sia sempre più forte. Grazie, Papa Francesco, per aver reso esplicito l’appello che il fuoco dello Spirito Santo sia la forza che ci sostiene oggi e in futuro, perché siamo capaci di discernere e ancora dare vita a nuovi cammini necessari, per essere sempre più coerenti e testimoni vivi della vita che si sovrappone alla morte, in questa realtà dell’Amazzonia e dei suoi popoli”.

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