Pace e disarmo: petizione al Parlamento, “la difesa della Patria è un sacro dovere di ciascuno”

“La difesa della Patria, cioè l’integrità della nostra comunità, è affidata dalla Costituzione ai cittadini ed è un sacro dovere che riguarda ciascuno. La difesa civile, non armata e nonviolenta è già riconosciuta da diverse sentenze della Corte Costituzionale ed è presente nella legislazione vigente. Va implementata, va rafforzata, va finanziata”.  Lo sostengono i rappresentanti di sei reti che riuniscono molte associazioni culturali e di volontariato impegnate sui temi della pace, del disarmo, della nonviolenza, del servizio civile, della solidarietà in una petizione inviata a Camera e Senato che rilancia una campagna comune denominata “Un’altra difesa è possibile”. “Oggi il bilancio del comparto della Difesa è assorbito interamente dai costi della difesa militare armata, con tutto ciò che ne deriva a riguardo di nuovi sistema d’arma, strutture, esercizio ed anche con un impatto su import ed export militare – evidenzia la petizione -. Noi chiediamo oggi quantomeno il riconoscimento della parità costituzionale tra difesa militare e difesa civile: pari dignità, pari legittimità. Senza chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, proponiamo una contrazione delle spese militari a vantaggio di maggiori finanziamenti per la difesa civile”. La proposta di legge delle reti sostenitrici la campagna prevede, infatti, che “ai cittadini contribuenti sia offerta l’opzione fiscale, con la possibilità di scegliere se destinare il proprio contributo al finanziamento del Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta. Il 2 giugno è la festa della Repubblica concepita nell’urna referendaria, quindi con il più civile dei processi democratici. Queste sono le nostre radici. La Repubblica che ripudia la guerra ha bisogno della Difesa civile non armata e nonviolenta”.

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