Pentecoste: mons. Crociata (Latina), “ricominciare dallo Spirito per portare agli altri ciò che pulsa nel cuore della Chiesa”

“Abbiamo bisogno di umiltà, solidarietà e coraggio” per comprendere il perché di un evento grave come la pandemia: è la riflessione che il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, mons. Mariano Crociata, ha proposto nell’omelia per la veglia di Pentecoste, celebrata nella cattedrale di San Marco a Latina. E precisa: “Di umiltà, perché molto è dipeso dall’illusione di essere diventati invincibili; di solidarietà, perché ora sappiamo che il nostro destino è indivisibile da quello di ogni altro abitante della terra e solo insieme potremo scongiurare il rischio di distruggerci; di coraggio, perché solo la volontà di affrontare con prudenza e senso di responsabilità quanto è necessario per andare avanti ci farà superare le difficoltà presenti e quelle che ci attendono”. Il messaggio della Pentecoste è allora che “non si ricomincia da noi; si ricomincia dal suo Spirito”. Di fronte al disorientamento di questo tempo, “non facciamoci ingannare dall’attesa di migliori condizioni esterne – è l’invito di mons. Crociata –. Le sapremo valorizzare se da ora accettiamo di essere quella distesa di ossa che lo Spirito fa rivivere”. Alla veglia di Pentecoste ha partecipato una rappresentanza delle parrocchie della diocesi. Ai presenti, il vescovo ha chiesto di “rendere presenti gli altri e riportare ad essi le risonanze di ciò che pulsa nel cuore della Chiesa”. Si tratta di “una responsabilità, che chiede un cuore grande, un grembo spirituale che attinge alle sorgenti dello Spirito per far sgorgare fiumi di acqua viva, che da Dio rifluiscono verso i fratelli per tornare a Dio”, conclude.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo