Onorificenze: Rondine Cittadella della Pace, presidente Vaccari “grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana”

foto SIR/Marco Calvarese

Il Prefetto di Arezzo, Anna Palombi, ha conferito a Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della Pace, l’onorificenza di grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana. La cerimonia si è svolta questa mattina alla presenza del sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, in forma privata a causa delle restrizioni dovute all’emergenza da Covid-19. Il diploma conferito con decreto del presidente della Repubblica su proposta della presidenza del Consiglio dei ministri, è stato trasmesso alla prefettura dalla cancelleria dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana”. “Esprimo la mia profonda gratitudine al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio per questo ulteriore riconoscimento nei confronti dell’opera promossa da Rondine a servizio del territorio e della Nazione”, ha affermato Vaccari che ha esteso il suo ringraziamento “anche a tutti coloro che in oltre venti anni hanno reso possibile la sua crescita e soprattutto a tutti quei giovani coraggiosi che hanno dedicato la loro vita al perseguimento della pace, mettendosi in gioco in prima persona”. “Questo riconoscimento – ha concluso – non può che dare maggiore impulso a tutti noi per continuare il lavoro a servizio della società a tutti i livelli da quello locale a quello globale, affinché ogni conflitto possa divenire occasione di crescita e possa essere trasformato in un’opportunità”. L’Ordine al merito della Repubblica nacque nel 1952 con lo scopo di “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Il presidente della Repubblica può conferire l’onorificenza, di propria iniziativa, per “benemerenze di segnalato rilievo nel campo delle attività sopra indicate e per ragioni di cortesia internazionale”.

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