Cei: Comitato interventi caritativi Terzo mondo, approvati 124 progetti per oltre 20 milioni finanziati con fondi dell’8xmille

Sono stati approvati 124 progetti, per i quali saranno stanziati 20.155.749 euro così suddivisi: 10.941.158 euro per 52 progetti in Africa, 2.975.027 euro per 39 progetti in America Latina; 5.312.558 euro per 30 progetti in Asia; 927.006 euro per 3 progetti in Medio Oriente. Questi i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo mondo della Cei, tenutasi nei giorni scorsi, in video-collegamento.
Tra i progetti più significativi quattro sono in Africa. Uno in Etiopia, per contrastare l’immigrazione illegale e il suo sfruttamento e promuovere la dignità delle persone migranti, preparandole a una migrazione tramite canali legali e favorendo il loro ritorno e reinserimento socio-lavorativo nel Paese d’origine. “Si vuole intervenire coinvolgendo leader religiosi, rappresentanti di autorità locali, datori e datrici di lavoro, impiegati di agenzie private di collocamento”, spiega una nota. Prevista l’organizzazione di seminari interreligiosi diocesani, regionali e nazionali, workshop, corsi di formazione, accompagnamento individuale. In Mali, nella parrocchia di Koury, dove i casi di malnutrizione e le malattie infantili sono numerosi, verranno realizzati un dispensario e un centro nutrizionale, gestiti dalle suore dell’Annunciazione di Bobo e forniti anche di un’ambulanza. Nella Repubblica Democratica del Congo, a Kinshasa, verrà realizzato un orfanotrofio destinato ad accogliere 200 bambini dai 3 ai 15 anni, con scuola e corsi di avviamento al lavoro. In Zambia, infine, nel distretto di Chirundu, presso l’ospedale diocesano amministrato dalla Congregazione delle Suore della Carità della Santa Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa è stato approvato un progetto per ridurre il tasso di mortalità per tubercolosi. Verranno formati 100 medici e paramedici e verrà realizzata una capillare opera di sensibilizzazione della comunità locale.
Tra i progetti latino-americani menzioniamo quello di un centro di formazione per giovani imprenditori, in Colombia. L’Università Juan de Castellanos dell’Arcidiocesi di Tunja, dopo aver analizzato la situazione di difficoltà degli universitari appartenenti a una fascia più povera, ha cercato di favorirne lo studio e l’inserimento lavorativo, per contribuire a ridurre l’attuale tasso di disoccupazione, che in Colombia supera il 26% .
Un altro progetto sarà realizzato in Asia, in India. Presso la nuova sede del Leonard Hospital a Batlagundu, vedrà la luce una scuola per infermieri, per dare un supporto professionale alla struttura sanitaria e per consentire alle ragazze più povere della zona di ricevere una formazione professionale adeguata a costi accessibili.

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