Coronavirus Covid-19: vescovi El Salvador, “nessuno venga escluso, soprattutto poveri e vulnerabili. Necessario dialogo tra Istituzioni”

“Nulla importa alla Chiesa tanto quanto la vita umana”. Questa frase, pronunciata dall’arcivescovo Oscar Romero una settimana prima di morire viene ripresa dalla Conferenza episcopale dell’El Salvador (Cedes), in un messaggio diffuso in occasione della Pentecoste. “Il coronavirus – scrivono i vescovi – mostra quanto manca nel Paese per ottenere una vita dignitosa per ogni cittadino”. Sottolineano che è un imperativo impegnarsi affinché “nessuno venga escluso dalla vita della nazione. È un compito molto arduo per i nostri leader, per le aziende private e per tutti. Quindi c’è un urgente bisogno di coltivare un autentico spirito di solidarietà”.
Il comunicato ricorda che alla vigilia di Pentecoste, la Chiesa salvadoregna ha ricevuto la gioiosa notizia del decreto che riconosce il martirio dell’umile frate francescano, padre Cosma Spessotto. “È una grazia che incoraggia i fedeli a perseverare nella preghiera e nella carità”.
Viene, poi, espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal personale sanitario per combattere la pandemia, inoltre, e gratitudine per i sacerdoti che continuano a fornire supporto pastorale, in modo che i fedeli continuino a vivere intensamente la propria fede.
Facendo proprio il sentimento del popolo, i vescovi affermano: “Alziamo la voce per fare appello alle autorità statali, sia dal potere esecutivo, sia da quello legislativo e giudiziario, al dialogo. Dialogo che deve essere sincero, aperto e corresponsabile, per rendere effettivamente possibile prendere le migliori decisioni nell’impegno per affrontare questa grande crisi nazionale, a favore della vita delle persone, soprattutto di quelle più povere e vulnerabili”.

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