Cultura: diocesi di Bergamo, dal 10 luglio torna il “Festival Fare la pace”. Intellettuali a confronto sul dopo-Covid. In giugno 4 incontri on line

“Bergamo Festival Fare la pace”, il festival internazionale di cultura promosso dalla diocesi di Bergamo, ritorna con un’edizione rinnovata dal 10 al 12 luglio e, per la prima volta, sarà un Festival estivo e abiterà i suggestivi spazi del Complesso monumentale di Astino. Il Festival propone ogni anno una riflessione ispirata alle questioni più attuali e urgenti del dibattito civile e nel 2020 sceglie il tema: “Quel che resta del bene. Ridisegnare insieme il nostro futuro”. Attraverso le parole di politici, filosofi, scrittori, scienziati, economisti, il Festival, si legge in una nota, “sarà anche l’occasione per capire cosa sta già cambiando nelle nostre vite dopo che un’inattesa pandemia ha travolto il mondo producendo uno sconvolgimento epocale e globale. Ci interrogheremo se la crisi provocata dal virus possa essere trasformata in opportunità di cambiamento e ricostruzione”. “L’attuale emergenza sanitaria ci impone di sospendere il consueto appuntamento di maggio – afferma Corrado Benigni, presidente del Festival -. Tuttavia credo sia importante dare un segnale di ripartenza e anche di rinascita, proprio nella nostra città che è stata il cuore della pandemia. La cultura, che tocca i cuori e le menti delle persone, mi pare un’ottima opportunità per tornare a socializzare, a incontrarsi, ma soprattutto per cercare di elaborare quanto è accaduto in questi mesi, che hanno profondamente cambiato il nostro modo di vivere e forse anche il nostro modo di intendere la vita”.
In attesa di luglio, il Festival inaugura dal 4 giugno “Quel che resta del bene. Preview”, un ciclo di quattro incontri in diretta streaming sui canali Facebook, YouTube e bergamofestival.it, ogni giovedì del mese alle 21. Il primo, giovedì 4 giugno, con Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos Italia; l’11 giugno sarà la volta di Luigina Mortari, professore ordinario di epistemologia della ricerca qualitativa all’Università degli Studi di Verona. Paolo Magri,  vicepresidente esecutivo e direttore Istituto studi politica internazionale (Ispi), sarà il protagonista dell’incontro del 18 giugno. A chiudere il ciclo, il 24 giugno, la giornalista colombiana Isabel Rueda.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo