Insegnamento italiano a stranieri: Csvnet, più di diecimila iscritti ai corsi e laboratori gratuiti nel Lazio

Più di diecimila iscritti ai corsi e laboratori gratuiti di italiano agli stranieri, organizzati dalle associazioni e dai volontari collegati alla Rete Scuole Migranti del Lazio, sostenuta dal Csv Lazio, con 92 enti e 130 sedi. I dati della rete sono stati raccolti dal Centro di ricerca sull’educazione interculturale e la formazione allo sviluppo dell’Università Roma Tre (Creifos) ed elaborati da Luca Proietti dell’Iref (Istituto di ricerche educative e formative). Dal rapporto emerge il fatto che la rete, nel suo insieme, rappresenta un modello capillare e flessibile che sul territorio riesce ad intercettare esigenze diverse: c’è chi è appena arrivato; chi è arrivato da tempo, ma ha bisogno di migliorare la conoscenza della lingua; chi è ancora irregolare; chi ha alle spalle un percorso scolastico di alto livello (il 15%); chi è analfabeta o ha un livello di istruzione che non supera i quattro anni (10%). Anche l’eterogeneità etnica e culturale è vasta, visto che si tratta di persone provenienti da 147 Paesi, anche se la maggioranza arriva dal Bangladesh e dal Perù.
Per i migranti, in generale, frequentare regolarmente i corsi è “faticoso”, a causa del lavoro precario e con orari pesanti, dei cambi di abitazione, dell’orizzonte incerto e anche della sfiducia in se stessi. Eppure la motivazione è forte e con essa l’impegno: i migranti vogliono imparare l’italiano. Per questo le associazioni e gli enti della Rete inventano metodi pedagogici e strategie sociali mirati: orari diversificati, corsi per sole donne, metodologie di apprendimento attentamente messe a punto.

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