Migranti: Emergency, “l’Europa cambi rotta sui diritti umani”

“Lacrimogeni della polizia contro i migranti che tentavano di attraversare il confine greco. La guardia costiera che spara su una barca di profughi. Militanti di estrema destra che usano pietre e bastoni contro i migranti sulle isole greche. Il primo ministro che annuncia la sospensione della presentazione di domande di asilo in Grecia per il prossimo mese. Un bambino di tre anni che muore durante un tentativo di sbarco. Sono gli avvenimenti degli ultimi 2 giorni in Grecia, ma ci riguardano da vicino. Sono il risultato di una politica miope e ipocrita, che ha rifiutato di affrontare seriamente la situazione dei migranti ovunque si è presentata e adesso paga un conto esorbitante”. È questo il commento di Emergency su quanto sta avvenendo in Grecia in questi giorni. “L’Europa ha ricoperto d’oro – 6 miliardi di euro – il regime di Erdogan perché trattenesse i migranti in fuga dalle guerre del Medio Oriente in qualunque modo – prosegue Emergency –. Oggi Erdogan alza la posta e usa i migranti come arma di ricatto contro l’Europa. Ha rifiutato di rivedere gli accordi di Dublino, ma adesso non ci sono frontiere nazionali che possano veramente contenere il flusso di persone che scappano. Non ha saputo impedire le guerre e non ha messo fine allo sfruttamento e oggi tutti gliene chiedono conto: chi fugge perché non ce la fa più e chi ha paura di questo flusso perché gli sembra ingestibile. Oggi i presidenti di Commissione, Parlamento e Consiglio europeo saranno alla frontiera greca. È arrivato il momento di cambiare rotta. O l’Europa mette il rispetto dei diritti umani come base irrinunciabile del suo agire o sarà definitivamente morta. Non ci sono più scorciatoie possibili”.

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