Papa Francesco: udienza, “oggi ci si insulta come se si dicesse: ‘buona giornata'”

foto SIR/Marco Calvarese

“Viviamo in un ambiente inquinato da troppa violenza verbale, da tante parole offensive e nocive, che la rete amplifica”. Lo ha denunciato il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha definito la Quaresima come un tempo “per rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, pettegolezzi, e dare del ‘tu’ al Signore”. “Oggi si insulta come se si dicesse: ‘Buona giornata’”, il monito a braccio. “Siamo sommersi di parole vuote, di pubblicità, di messaggi subdoli”, l’analisi di Francesco: “Ci siamo abituati a sentire di tutto su tutti e rischiamo di scivolare in una mondanità che ci atrofizza il cuore”. “E non c’è by pass per guarire questo, soltanto il silenzio”, la proposta a braccio per una Quaresima come occasione per una “santa ecologia del cuore”. Oggi, invece, “fatichiamo a distinguere la voce del Signore che ci parla, la voce della coscienza, la voce del bene”.

Vaticano, 26 febbraio 2020: udienza di Papa Francesco in piazza san Pietro – foto SIR/Marco Calvarese

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