Economia: Commissione Ue, per Germania e Paesi Bassi surplus delle partite correnti. Bulgaria non presenta più squilibri

(Bruxelles) “Muoviamo oggi il primo passo nel cammino che porterà la sostenibilità al centro della politica e dell’azione economica dell’Ue. Le relazioni per Paese 2020 fanno il punto dei progressi compiuti nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e comprendono una sezione specificamente dedicata alla sostenibilità ambientale”, afferma il commissario Paolo Gentiloni durante la presentazione delle relazioni per Paese del Semestre europeo. “Quest’aspetto va di pari passo con il tema centrale del semestre europeo: le questioni economiche e sociali e la correzione degli squilibri macroeconomici. Il ritmo di riduzione dei livelli di debito pubblico e privato non è omogeneo e, nonostante la correzione della maggior parte dei disavanzi delle partite correnti, restano preoccupazioni per le situazioni di avanzo ingente”. Nei documenti presentati oggi dall’esecutivo, si afferma che “l’incertezza delle prospettive economiche evidenzia l’importanza delle riforme per rafforzare la crescita potenziale”. Per la Commissione “la procedura per gli squilibri macroeconomici mira a individuare, prevenire e sanare l’emergere di squilibri macroeconomici potenzialmente pregiudizievoli in grado di compromettere la stabilità economica di un determinato Stato membro, della zona euro o dell’Ue nel suo complesso”.
La relazione 2020 sul meccanismo di allerta pubblicata lo scorso dicembre “ha individuato 13 Stati membri da sottoporre a esame approfondito al fine di stabilire se presentino o rischino di presentare squilibri”. Gli esiti dell’esame approfondito, esposti nella relazione per Paese dei diversi Stati membri interessati, indicano che: Grecia, Italia e Cipro presentano ancora squilibri eccessivi; Germania, Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Francia, Croazia, Portogallo, Romania e Svezia presentano ancora squilibri; la Bulgaria non presenta più squilibri. La Commissione stabilisce che “in Germania e Olanda, nonostante alcune correzioni e progressi a livello di politiche, persistono ampi surplus delle partite correnti”; per la Francia, invece, “il debito pubblico non diminuisce e, nonostante alcuni progressi, la crescita della produttività resta modesta”.
Le relazioni per Paese e gli esiti degli esami approfonditi saranno prossimamente discussi in sede di Consiglio. Nei prossimi mesi la Commissione interagirà con gli Stati membri per sondare i parlamenti nazionali, i governi, le parti sociali e gli altri portatori di interessi riguardo all’analisi e alle conclusioni delle relazioni per Paese. In aprile gli Stati membri presenteranno i programmi nazionali di riforma, in cui specificheranno le priorità delle riforme strutturali, e i programmi di stabilità (per gli Stati membri della zona euro) o di convergenza (per gli Stati membri non appartenenti alla zona euro), in cui delineeranno la rispettiva strategia pluriennale di bilancio. La Commissione proporrà una nuova serie di raccomandazioni specifiche per Paese nella primavera 2020.

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