Pedopornografia: Terre des Hommes, “un fenomeno purtroppo in crescita esponenziale”. In 10 anni è aumentato del 333%

A seguito della notizia sulla maxi operazione – denominata “Luna Park” – condotta dalla Polizia postale contro la pedopornografia online su Telegram e Whatsapp, Terre des Hommes lancia nuovamente l’allarme sull’ascesa inarrestabile della pornografia minorile, fattispecie di reato disciplinata dall’art. 600-ter del codice penale sotto il cui ombrello ricade l’utilizzo di minori di anni 18 nella produzione di esibizioni o spettacoli pornografici, oltre che la diffusione del materiale così prodotto, anche per via telematica.
“La pedopornografia online è un fenomeno purtroppo in crescita esponenziale, che merita una speciale attenzione sia da parte delle Istituzioni sia della società civile. Negli ultimi 10 anni questa fattispecie di reato ha raggiunto livelli drammatici, come ci confermano le evidenze riportare all’interno della nona edizione del Dossier della Campagna Indifesa (negli ultimi 10 anni i reati di pornografia minorile hanno avuto un aumento del 333%, passando da 58 a 251, ndr) – commenta Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes –. Oltre a proporre approcci innovativi, come l’uso dell’avatar Sweetie per identificare predatori sul web, Terre des Hommes negli anni si è impegnata in azioni di sensibilizzazione anche presso i giovani, spesso autori involontari di tali immagini, con il suo Network Indifesa. C’è però ancora tanta strada da fare per garantire protezione ai nostri bambini e ragazzi e noi intendiamo contribuire a questa delicata sfida sostenendo le Istituzioni con dati sempre aggiornati e progetti che concorrano ad offrire loro un futuro più sicuro e libero da ogni forma di abuso e violenza”.
La crescita di questa tipologia di reati, denuncia Terre des Hommes, “viaggia in parallelo con la crescita esponenziale della domanda e dell’offerta di materiale pornografico, ormai disponibile gratuitamente, in modo pervasivo e alla ricerca costante della differenziazione e di emozioni sempre più forti. E per quanto possano incidere fattori come la condizione socio-economica delle famiglie, il miraggio di guadagni facili, il coinvolgimento diretto delle ragazze e dei ragazzi in cerca di riconoscimento dal mondo degli adulti o di autonomia, niente può cambiare il dato oggettivo che vede i minori sempre più vittime di un reato che lede i diritti fondamentali alla protezione e al benessere come sanciti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 1989 e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, oltre che ingrassare la criminalità organizzata, onnipresente sul mercato della pornografia online”.

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