Fratelli tutti: card. Zuppi, “il Papa ci dice che non basta aiutare ad attraversare il fiume, ci chiede di costruire il ponte”

“L’enciclica è un messaggio rivolto a tutti. Perché gli uomini imparino a vivere il sogno di amicizia”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, a proposito dell’enciclica “Fratelli tutti” durante l’incontro organizzato ieri sera da Antoniano, Festival francescano e Romanae Disputationes. “Mi ha colpito – ha proseguito -, come sempre nei testi di Papa Francesco, la semplicità e la profondità. Chiarisce e entra nella complessità, ci aiuta a capirla. È un grande ponte. Dice: attenzione che queste cose non possono essere solo romanticismo perché l’amore è realismo. E insiste: soltanto quando si sogna insieme la realtà cambia”. Il Papa “ci dice che non basta aiutare ad attraversare il fiume, ma ci chiede di costruire il ponte. Ci chiede di rimuovere la causa della sofferenza”. Uno dei temi dell’enciclica è il rapporto fra l’io e l’altro: “Il discorso di fondo che ci pone il Papa è: ‘Trovo me stesso se trovo l’altro’. In tempo di pandemia – ha ricordato l’arcivescovo – non è affatto scontato”. Riguardo al ruolo della scienza, il cardinale ha osservato: “La scienza senza etica è pericolosa, il mercato senza etica rovina se stesso oltre alle persone. La scienza non può diventare una nuova religione”.

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