Diritti: ActionAid e altre organizzazioni, “a Roma illegittime prassi di esclusione anagrafica dei poveri”

In molti uffici del Comune di Roma sono attuate “prassi di illegittima esclusione dall’iscrizione anagrafica”. Un appello ad “invertire la rotta e garantire i diritti” è contenuto nel documento “L’anagrafe respingente. Una fotografia di Roma in emergenza” stilato da numerose organizzazioni, tra cui ActionAid, Asgi, Caritas Roma, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio, Medici senza frontiere. La mancata iscrizione anagrafica, ricordano, “può determinare un grave pregiudizio nella sfera sanitaria, sociale ed economica delle persone respinte. Chi è escluso dai registri anagrafici è nei fatti escluso anche dal Servizio sanitario nazionale e dall’accesso al welfare ed è, per l’amministrazione comunale, invisibile”. Spesso viene escluso chi, “a vario titolo, è considerato indesiderato: chi ha un’abitazione ritenuta non idonea, chi vive in condizioni abitative informali, chi è considerato indecoroso, chi è percepito come un pericolo per l’ordine pubblico oppure, semplicemente, chi è povero”. Le organizzazioni precisano che “in alcuni territori del Comune la normativa è applicata in maniera puntuale grazie all’impegno e alla professionalità di molti funzionari e amministratori pubblici. In altri territori del Comune, viceversa, la difformità tra legge e prassi è molto marcata”. I dati evidenziano che dal 2014 al 2018 si è avuto il dimezzamento del numero delle iscrizioni per persone senza fissa dimora. Nel 2014 erano 37.928. Nel 2018 è sceso a 19.639, anche a seguito della delibera 31/2017 che ha modificato per procedure per l’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora. “Questo dimezzamento – puntualizzano – non sarebbe preoccupante se fosse indicativo di una maggiore apertura degli uffici alle richieste di iscrizione anagrafica presso l’indirizzo di abitazione, ma purtroppo tale correlazione non corrisponde alle attuali prassi, risultate spesso repulsive verso qualunque tipo di dichiarazione anagrafica”. “Il 2021 – concludono – sarà per Roma un anno molto importante. Le elezioni amministrative dovranno essere l’occasione per riflettere sul modello di città da perseguire. È indispensabile che, fin da subito, ogni prassi non conforme alla normativa sia superata”.

 

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