Diocesi: Aversa, 10mila bambini e ragazzi del circuito “A piccoli passi” tornano al voto (a distanza)

Oltre 20 scuole del primo ciclo del circuito “A piccoli passi”, promosso dalla diocesi di Aversa, condividono da qualche anno un “Regolamento territoriale per la partecipazione studentesca”, recepito dagli organi istituzionali dell’autonomia, che dà vita a un’architettura rappresentativa capillare (dalla classe al territorio). “Nella quasi totalità di queste scuole, negli ultimi giorni, si sono svolte le consuete elezioni, ma in una modalità inconsueta e, certo, molto più difficoltosa: quella a distanza. Generoso l’impegno di centinaia di docenti, coraggiosa e decisiva la volontà dei dirigenti scolastici, che, pur sommersi da mille difficoltà e problemi, non hanno voluto privare i loro piccoli studenti di una dimensione partecipativa attesa e ormai identitaria”, si legge in una nota della diocesi di Aversa, che sottolinea: “È un bellissimo segnale, che parte dalle scuole, rivolto a una cittadinanza smarrita e incerta, che dovrebbe guardare avanti proprio come le scuole stanno cominciando a fare”.
Circa 10mila i votanti con centinaia e centinaia di eletti, che andranno a comporre i Parlamenti d’Istituto e poi il Parlamento territoriale, la cui sede istituzionale si è costituita, da due anni, presso il Real sito di Carditello sulla base di un’intesa solida con la Fondazione diretta da Roberto Formato.
“I Parlamenti presentano una singolarità assoluta – fa notare la diocesi -: accanto agli eletti, sono presenti, di diritto, ragazzi di provenienza culturale non italiana, uno per ciascuna nazionalità. Si pensi che lo scorso anno ne sono state censite quasi 50”.
Le scuole hanno incardinato su “questa esperienza pilota, che non ha eguali a livello nazionale”, i curricula della nuova Educazione civica, introdotta dallo scorso 1° settembre. “Questo momento è stato proposto ai piccoli studenti, non come una grande parata a effetto, ma come un nuovo modo di vivere la comunità scolastica e civica con serietà, impegno e rigore. Addirittura, in qualche scuola i ragazzi propongono le loro candidature sulla base di un profilo motivazionale. A breve l’insediamento dei Parlamenti d’Istituto”, ricorda la diocesi.

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