Lavoro: Inps, tra il 2014 e il 2019 cresciute del 3,4% le donne occupate. Ma il reddito medio è il 75% di quello degli uomini. In crescita gli under24

Nel 2019 i maschi rappresentano il 56,6% degli occupati anche se, dal 2014 al 2019, il numero delle donne è cresciuto maggiormente (+3,4% contro +3,0% dei maschi). Sempre nel 2019 i maschi presentano un numero medio di settimane lavorate nell’anno pari a 43,5 e un reddito medio annuo da lavoro di 25.751 euro, mentre le femmine evidenziano 42,1 settimane medie lavorate e un reddito medio annuo di 19.193 euro. È quanto emerge dai dati del nuovo “Osservatorio lavoratori dipendenti e indipendenti” relativo al periodo 2014-2019 diffusi oggi dall’Inps.
Osservando l’andamento per classe di età emerge l’incremento dei giovani fino a 19 anni (+41% tra il 2014 e il 2019 e +5,6% nell’ultimo anno) e da 20 a 24 (+8,5% nel periodo 2014-2019 e +2,4% nell’ultimo anno). Anche le classi di età più anziane, in particolare 55 anni e oltre, fanno registrare andamenti decisamente crescenti, conseguenza del generale prolungamento della vita lavorativa e dell’invecchiamento della popolazione. Le classi di età centrali presentano invece trend negativi sia nel periodo 2014-2019 (-14,2% per la classe 35-39 anni e -11,0% per la classe 40-44 anni) sia nell’ultimo anno (rispettivamente -2,2% e -4,1%).
Riguardo alla distribuzione territoriale dei lavoratori, nel 2019 il 29,3% degli occupati è stato attivo nel Nord ovest, quasi 7,5 milioni di lavoratori. A seguire il Nord est con il 22,8%, pari a circa 5,8 milioni di lavoratori, il Centro con il 21,3% (oltre 5,4 milioni di lavoratori), infine il Sud con il 18,3% (circa 4,7 milioni di lavoratori) e le Isole con l’8,3% (2,1 milioni di lavoratori).

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