Parlamento Ue: semaforo verde per le norme a favore della transizione agricola. Fondi per 8 miliardi, aiuti alle imprese del settore

Otto miliardi di euro in aiuti ai produttori alimentari e alle aree rurali: li mette a disposizione l’Unione europea per l’ammodernamento dell’agricoltura comunitaria. Dal Parlamento è arrivato il via libera a una nuova legge Ue (che ora necessita dell’ultima approvazione da parte del Consiglio dei ministri europei), con 653 voti favorevoli, 19 contrari e 22 astensioni. Si tratta della proroga per l’applicazione delle norme esistenti della politica agricola comune (Pac) fino alla fine del 2022. “Ciò garantisce che i pagamenti agli agricoltori e ai beneficiari dello sviluppo rurale possano continuare”, precisa una nota dell’ufficio stampa del Parlamento. I Paesi Ue “saranno in grado di rendere più facile, per gli agricoltori, ricevere un indennizzo per le perdite causate da avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie e da infestazioni parassitarie”. Il Parlamento ha inoltre introdotto alcune misure che offrono ai Paesi Ue un margine di manovra maggiore per il sostegno agli agricoltori, soprattutto durante la crisi Covid-19. Inoltre, i deputati “hanno ottenuto di prolungare oltre i tre anni la durata dei nuovi programmi pluriennali di sviluppo rurale incentrati sull’agricoltura biologica, sul clima e sulle misure ecocompatibili, includendo nel pacchetto di misure anche i progetti per il benessere degli animali”. Almeno il 37% dei finanziamenti dovrà essere destinato alla ripresa degli agricoltori biologici, alle azioni legate all’ambiente e al clima, e al benessere degli animali. Il 55% del fondo sosterrà gli investimenti aziendali “che contribuiscono a una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale, e le start-up di giovani agricoltori”.
La relatrice sulle norme transitorie della politica agricola dell’Ue, l’eurodeputata finlandese Elsi Katainen, ha dichiarato: “La nuova normativa Ue che abbiamo approvato oggi è della massima importanza per i nostri agricoltori, in quanto fornisce certezza giuridica e aiuti alla ripresa del settore alimentare in crisi nei prossimi due anni. Si tratta di un solido ponte verso le nuove regole future, che dà sia agli agricoltori che alle amministrazioni nazionali il tempo sufficiente per prepararsi alla riforma della Pac dopo il 2022.”

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia