Violenza su donne: mons. Melillo (Ariano Irpino), “fare rete e superare steccati e gli interessi di un mercato globalizzante”

“‘Fare rete’, uscendo, superando steccati e gli interessi di un mercato globalizzante; impegnandoci tutti a migliorare la condizione delle donne in un tempo davvero complesso”. Questa la ricetta offerta dal vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, mons. Sergio Melillo, in un messaggio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Il nostro servizio all’umano sarà fruttuoso se anche una sola donna trovasse il coraggio di uscire dall’anonimato, della paura, portando alla luce abusi o violenze, iniziando un percorso di liberazione”, aggiunge il presule, per il quale “nel volto della Madonna ho rivisto i volti di tante donne, mamme, figlie, sorelle, mogli, amiche, compagne di viaggio di cui i nostri cieli sono costellati e sono, per me credente, diventati preghiera, frecce di luce lanciate nelle tenebre del mondo per squarciare la caligine di chi sciupa la vita nella rabbia e nella violenza contro sé stesso e gli altri/e”. Ricordando l’omelia di Papa Francesco per il 1° gennaio 2020, nella solennità della Madre di Dio, il vescovo osserva: “Ogni donna è portatrice di vita, di redenzione, anche quando il suo grembo non ha dato alla luce un figlio. Essa genera amore con i suoi gesti di donazione, di attenzione, con il suo contributo sapiente alla crescita della società. Si fa strumento di salvezza perché solo l’amore salva dando un senso all’esistenza”. Allora, “denunciare le violenze sulle donne significa riconoscere che questo mondo ha paura dell’amore e lo combatte. Finché ci saranno bambini che non saranno educati all’amore, ci sarà sempre chi userà violenza contro la vita, contro le donne. La paura genera violenza e in un mondo ricco di cose, ma povero d’amore, le donne fanno paura perché ci ricordano questa originaria vocazione umana. Chiediamo una rinnovata capacità di starci accanto gli uni gli altri e, come pubblicizzato dalla campagna sociale di questa Giornata 2020, ricordiamoci che se dal Covid ci si salva stando a distanza, certe volte però stare lontani non basta: se subisci violenza chiedi aiuto”, conclude mons. Melillo.

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