Germania: due documenti dei vescovi, risarcimento vittime di abusi e solidarietà con i cristiani perseguitati e oppressi

I vescovi tedeschi hanno pubblicato due diversi documenti in questi giorni: uno riguarda le “regole procedurali per il riconoscimento della sofferenza”, un documento che stabilisce a livello nazionale le procedure per arrivare alla definizione del risarcimento pecuniario per le persone che sono state vittime di abusi nell’ambito della Chiesa tedesca. A valutare le richieste sarà una “Commissione indipendente per i servizi di compensazione” (Uka), formata da sette persone che non hanno altri incarichi in ambito ecclesiale, e che dovranno decidere la somma del risarcimento (entro un tetto massimo di 50mila euro). Questo sistema mira a garantire la parità di trattamento delle vittime, a prescindere dal tempo e dal luogo in cui ha subito la violenza o gli abusi. In questa ottica è stato istituito anche un “fondo di solidarietà” da parte dei vescovi, per aiutare gli ordini religiosi a risarcire le vittime. La Commissione Uka si è insediata a inizio novembre. Il regolamento entrerà in vigore dal 1° gennaio. Il secondo documento pubblicato sul sito dei vescovi è invece un sussidio – “Solidarietà con i cristiani perseguitati e oppressi nel nostro tempo. Dopo lo Stato Islamico: Siria e Iraq” – che offre una panoramica della situazione dei cristiani in questi Paesi, spiega le attuali linee di conflitto all’interno delle società, analizza il contesto e ospita le testimonianze dei membri della Chiesa locale. Questo sussidio esce in vista della giornata di preghiera del 26 dicembre, che la chiesa tedesca dedica ai “cristiani perseguitati e oppressi del nostro tempo“.

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