Società: Samengo (Unicef Italia), “nel nostro Paese il tasso di bambini nati morti è in diminuzione, ma bisogna fare di più per azzerare completamente il dato”

“In Italia il tasso di bambini nati morti è in diminuzione e questo è un segnale estremamente incoraggiante: dal 2000 è diminuito del 15,1%, da 2,8 bambini nati morti su 1.000 nascite totali a 2,4 su 1.000 nel 2019″. Lo sottolinea Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia, in occasione del lancio del nuovo rapporto “A Neglected Tragedy: The Global Burden of Stillbirths” (“Una tragedia dimenticata: il peso globale dei bambini nati morti”) di Unicef, Oms, Gruppo della Banca mondiale e la Divisione per la popolazione dell’Undesa. “Questo – evidenzia Samengo – è un dato fra i più bassi al mondo e siamo al pari con Norvegia e Svezia, meglio rispetto alla media europea, ferma a 3,2 su 1.000 nascite”. Tuttavia, precisa il presidente dell’Unicef Italia, “dal 2010 i progressi si sono fermati e sono ancora 1.070 i bambini nati morti lo scorso anno nel nostro Paese. Non dobbiamo accontentarci di questo risultato, ma bisogna fare di più per azzerare questo dato”.

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