Servizio civile: Cnesc, “15.935 giovani avviati ma servono più fondi per coinvolgerne almeno 50.000”

Sono 15.935 i giovani avviati al servizio civile tra fine 2018 ed inizio 2020 all’interno delle 25 organizzazioni che aderiscono alla Cnesc (Conferenza nazionale enti servizio civile), per un totale di oltre 22 milioni di ore realizzate. Per fare ciò questi enti hanno investito 90.685.898,83 euro, a fronte di uno stanziamento statale di 116.329.800 euro. Oggi chiedono al governo “maggiori fondi, pronti ad investirne altrettanti”. “Si devono stanziare le risorse necessarie per permettere ogni anno di far vivere questa esperienza ad almeno 50.000 persone”. È la richiesta contenuta nel XIX Rapporto Cnesc, un documento di 229 pagine. Il servizio civile, su base volontaria, “ha dimostrato anche durante la pandemia di essere capace di concorrere alla promozione della pace e alla sicurezza con modalità nonviolente, di educare alla partecipazione e alla convivenza civile”, sottolineano gli enti della Cnesc, tra i quali Acli, Caritas italiana, Cipsi, Cnca, Misericordie d’Italia, Federazione Scs/Cnos Salesiani per il sociale, Focsiv. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 Province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione. Dal dicembre 2018 ad inizio 2020 sono state 3.954 le sedi di attuazione in Italia e 285 all’estero; 38.318 le domande ricevute, pari al 31% delle 125.000 totali; 19.987 i posti riconosciuti dal Dipartimento politiche giovanili e servizio civile universale; 15.935 i giovani avviati (ritenuti idonei e selezionati) al servizio, pari al 79,7% dei posti messi a bando  e 466 per progetti estero (pari al 69,3% dei posti a bando); 22.249.200 le ore di servizio civile realizzate (21.612.240 in Italia e 636.960 all’estero).

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo