Ambiente: Tiliacos (Centesimus Annus), “responsabilità globale delle nostre azioni”. Garonna (Luiss), “riscoprire prossimità e sussidiarietà”

“La sostenibilità ambientale per una società inclusiva nel post pandemia. Una sfida globale per superare le disuguaglianze”: è il titolo di un convegno che si è svolto ieri pomeriggio a Roma, nel Palazzo del Vicariato Mafferi Marescotti. L’evento, promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e dalla società specializzata nella produzione di energia Snam, è stato introdotto da Eutimio Tiliacos, segretario generale della Fondazione Centesimus Annus. “La sfida centrale per questo tempo è caratterizzata da un richiamo alla responsabilità delle nostre azioni verso i terzi – ha affermato Tiliacos –. Siamo infatti responsabili nei confronti di persone che non avremo mai occasione di conoscere, perché vivono dall’altra del mondo”. Il richiamo a un impegno globale dei singoli e delle comunità, di cui si è fatta e si continua a fare esperienza anche di fronte al dramma della pandemia, è stato ripreso da Paolo Garonna, ordinario di economia politica all’Università Luiss Guido Carli di Roma e membro del comitato scientifico della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, che ha sottolineato come “la Dottrina sociale della Chiesa ci invita a rimetterci in gioco. Ci permette di guardare al futuro con speranza”. “In questo tempo bisogna riscoprire il concetto di prossimità. Importante è anche il tema della sussidiarietà, che mette al primo posto l’impegno da parte e nei confronti della società civile”, ha aggiunto Garonna, che è anche segretario generale della Federazione delle banche, delle assicurazioni e della finanza.

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