Migranti: Campagna “Ero straniero”, “approvare la nostra proposta di legge”

A tre anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare “Ero straniero” le organizzazioni della campagna chiedono un atto di coraggio da parte del Parlamento: “Approvare quella riforma per affrontare il tema immigrazione alla radice, con uno sguardo verso il futuro”. La proposta è stata depositata il 27 ottobre di tre anni fa con oltre 90.000 firme alla Camera ed è ora all’esame della Commissione affari costituzionali. “Dopo la regolarizzazione straordinaria dei mesi scorsi e il superamento degli aspetti più problematici dei decreti sicurezza – affermano i promotori della campagna – serve ora un passo ulteriore: cambiare il sistema, fallimentare e iniquo, di gestione dell’immigrazione introdotto quasi vent’anni fa dalla legge Bossi-Fini e adottare strumenti efficaci di governo del fenomeno, a cominciare da nuovi canali di ingresso per lavoro nel nostro Paese”. La regolarizzazione straordinaria voluta dal governo a maggio scorso ha interessato oltre 200.000 persone,  “un’adesione alta, considerati gli inspiegabili limiti ai settori lavorativi interessati dall’emersione e i troppi paletti previsti per accedervi”.  Tuttavia, precisano, “non si può più intervenire tappando i buchi man mano che si creano”. Serve “una procedura di emersione sempre accessibile che dia la possibilità di mettersi in regola a fronte di un contratto di lavoro o se si è radicati nel territorio, come accade, per esempio, in Germania o in Spagna”.  Oltre ad una “riforma profonda della normativa vigente, con l’introduzione di canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, governando i flussi verso il nostro Paese”. “Ero Straniero” è promossa, tra gli altri, da Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Radicali italiani, Oxfam Italia, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, Fcei – Federazione Chiese evangeliche in Italia, Acli.

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