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Ue-Regno Unito: il Paese rientra nei programmi Horizon e Copernicus. Bieler (Un. Nottingham) al Sir, “vantaggi notevoli. Dalla Brexit danni gravi”

Andreas Bieler (Foto Un. Nottingham)

Il professor Andreas Bieler, docente di economia politica all’Università di Nottingham, fa parte delle migliaia di accademici britannici che, oggi, esultano, dopo l’annuncio che il Regno Unito rientrerà a far parte di “Horizon”, il più importante programma mondiale di finanziamento della ricerca con fondi dell’Unione europea. “Avevo fatto una domanda alla fine del 2018, quando la Gran Bretagna era ancora membro a tutti gli effetti di questo programma di ricerca, poco prima che venisse esclusa, come conseguenza della Brexit”, spiega l’esperto al Sir. “Il programma mi interessa e intendo preparare altre proposte per ottenere nuovi fondi, ma devo informarmi meglio e farmi aiutare dal centro dell’università che si occupa del processo di applicazione che è sempre molto complicato e porta via tanto tempo. Le università britanniche, in passato, hanno ottenuto molti fondi dei circa 100 miliardi di euro complessivi che Horizon mette a nostra disposizione, ed è importantissimo, per noi, poter partecipare di nuovo”. Il docente sottolinea: “le condizioni non sono cambiate, rispetto a quando eravamo membri a pieno titolo, anche se, adesso, il Regno Unito rientra soltanto come membro associato. Il Regno Unito dovrà anche aiutare a finanziare Horizon. Non potrà soltanto ottenere fondi senza contribuirvi. Tuttavia i vantaggi supereranno, senza dubbio, i costi di questa nostra nuova partecipazione. Il fatto che rientriamo dimostra, ancora una volta, che la Brexit ha danneggiato in modo grave, dal punto di vista economico, il Regno Unito”.

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