Adolescenti: Bambino Gesù, nell’ultimo anno 387 accessi in emergenza per tentato suicidio e ideazione suicidaria. Domani un convegno a Roma

Sono 387 i casi registrati nell’ultimo anno al Bambino Gesù per tentato suicidio e ideazione suicidaria tra i giovani e i giovanissimi. 15 anni l’età media. Il 90% sono ragazze. Domenica è la giornata mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio. Gli esperti ne parleranno domani a Roma in un convegno organizzato dall’Ospedale pediatrico della Santa Sede, durante il quale verranno condivisi dati epidemiologici, clinici e linee di trattamento per la riduzione del rischio suicidario. In programma, un tavolo di discussione sull’emergenza dell’autolesionismo in età evolutiva con gli interventi dell’editorialista del Corriere della Sera Walter Veltroni, dello psicoanalista Massimo Ammaniti, del neuropsichiatra Stefano Vicari e del pediatra Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Dea di II livello del Bambino Gesù. “La depressione e i disturbi d’ansia tra i giovanissimi sono in aumento esponenziale da anni”, sottolinea il prof. Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale e ordinario all’Università Cattolica: “Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psichiatrica, come testimoniano i numeri altissimi registrati al Bambino Gesù negli ultimi anni, in particolare dopo l’esperienza traumatica della pandemia. I problemi di salute mentale per cui i ragazzi vengono portati in urgenza in un pronto soccorso pediatrico sono sempre di più legati all’autolesionismo messo in atto fin da bambini. È un dato che colpisce e che testimonia una sofferenza psicologica dei ragazzi che non va ignorata ma che non trova invece sufficiente ascolto e risposte adeguate”. Nel 2022 le consulenze neuropsichiatriche effettuate al pronto soccorso del Bambino Gesù sono state complessivamente più di 1500. Ogni giorno almeno 4 tra bambini e ragazzi accedono in emergenza per problematiche mentali. I ricoveri nel reparto protetto di Neuropsichiatria, dove vengono gestiti i casi più complessi, sono stati 544 (+10%). Il 70% di queste ospedalizzazioni ha riguardato casi di ideazione suicidaria o di tentato suicidio.

 

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