Festival di Venezia: oggi il premio Bresson a Martone e la proiezione del film “Nostalgia”

Viene consegnato oggi, alla presenza del card. José Tolentino de Mendonça, il Premio Robert Bresson a Mario Martone. Il riconoscimento sarà conferito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo, con il patrocinio del Dicastero per la cultura e l’educazione e del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede. L’evento si svolge presso lo Spazio Cinematografo alla 8oª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, ed è l’occasione per visitare e conoscere il Padiglione della Santa Sede e partecipare alla proiezione del film “Nostalgia” con la straordinaria presenza del regista Mario Martone e dell’interprete principale Pierfrancesco Favino. L’evento, dal titolo “Amicizia Sociale: Incontrarsi nel Giardino”, prende il nome dall’omonima mostra che partecipa alla 18ª Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia come Padiglione nazionale della Santa Sede. Curato dall’architetto Roberto Cremascoli e commissariato dal card. Tolentino de Mendonça, il Padiglione si estende dalle sale espositive al giardino dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, gestita dalla Benedicti Claustra Onlus, che ha collaborato attivamente al progetto. Durante la serata sarà possibile esplorare il Padiglione, compresa l’installazione “O Encontro” dell’architetto portoghese Álvaro Siza (Premio Pritzker nel 1992), e l’orto-giardino disegnato sponsored by dal collettivo italiano Studio Albori, composto da Emanuele Almagioni, Giacomo Borella e Francesca Riva e che, insieme al curatore, accompagneranno gli ospiti in una visita guidata del Padiglione. Dopo il primo momento d’incontro all’interno dell’orto-giardino – si legge in una nota – la serata proseguirà alla Compagnia della Vela dove si terrà un dialogo tra il card. José Tolentino de Mendonça ed il regista Mario Martone, prima di passare alla proiezione del film “Nostalgia”. Il confronto è moderato dal giornalista e autore Aldo Cazzullo. Il film racconta di come, dopo quarant’anni di lontananza, Felice (interpretato da Pierfrancesco Favino) torna lì dov’è nato, nel Rione Sanità, nel ventre di Napoli. Lì riscopre i luoghi, i codici del quartiere e un passato che lo divora.

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