Corpus Domini: mons. Soddu (Terni), “l’Eucaristia ci riscatta da una vita vuota o banale e ci riabilita totalmente ponendoci su orizzonti luminosi di speranza”

(Foto: diocesi di Terni-Narni-Amelia)

“Il grande mistero del Corpus Domini è l’Eucaristia, il corpo di Gesù, che ci viene data in cibo. Ci salva dai nostri peccati, ci riscatta da una vita spesso vuota o banale e ci riabilita totalmente, ponendoci su orizzonti luminosi di speranza”. Lo ha affermato ieri sera il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu, nella celebrazione diocesana della solennità del Corpus Domini.
Nell’omelia, il presule ha sottolineato che “la sua totale donazione ha necessità di dover essere da noi assimilata sia a livello intellettuale, spirituale ed anche fisico. Deve cioè toccare e permeare ogni parte del nostro essere. Deve alimentare ogni nostro desiderio di bene”. “Questo – ha spiegato – significa che se desideriamo la pace, come di fatto oggi più che mai tutti vogliamo, non possiamo prescindere dall’interezza del messaggio evangelico che nell’Eucaristia si fa concretezza, affinché anche la nostra vita ne diventi coinvolta del suo stesso bene”. “Così – ha proseguito – alimentati dal suo corpo e dalla sua carne, anche la nostra carne, il nostro corpo, in sostanza tutta la nostra vita riceverà lo splendore delle cose buone, belle, utili che, chi più chi meno, tutti ricerchiamo. Gesù imbandisce per noi un tavolo speciale, quello della vita e ci dona sé stesso. Lo scontrino, il conto che ci viene presentato alla conclusione, comprende una norma di vita sancita dalle indicazioni evangeliche: ‘Va e anche tu fa lo stesso’ vale a dire condividete ogni dono con l’amore incondizionato e verso tutti”.
Il vescovo ha anche invitato i fedeli a crescere nella comunione: “Adoperiamoci con tutte le nostre energie affinché la comunione con Cristo sia veritiera nella Chiesa, ad iniziare dalle famiglie, dai movimenti, associazioni, gruppi. Allontaniamo da noi la tentazione sempre latente dei particolarismi che, curanti unicamente del proprio particolare, inevitabilmente sfociano nel mare magnum della disgregazione”.
La processione che ha seguito la celebrazione si è snodata lungo le vie del centro di Terni con una sosta davanti all’edicola della Madonna del popolo in piazza della Repubblica dove il presidente diocesano di Azione Cattolica, Luca Diotallevi, ha pregato per una comunità cittadina che sia capace di farsi vicina ai bisognosi e stranieri, compagna di chi lavora, e nella difesa dei diritti. Un pensiero è stato rivolto anche alle donne: “Gesù richiama noi uomini a riconoscere una grazia in ciascuna delle donne che incontriamo, dovunque la incontriamo: in casa, per strada, al lavoro, negli ambienti ecclesiali”.

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