A Sua immagine: oggi racconta la storia di Roberto che ha sconfitto il bullismo con la musica. Domani il ricordo dei 30 anni di Giovanni Paolo II ad Agrigento

Nella puntata di “A Sua immagine”, in onda oggi dalle 16 su Rai Uno, Lorena Bianchetti incontra Roberto Aniceto, originario di Salerno, a 12 è vittima di bullismo. A causa del suo strabismo è canzonato, isolato, ridicolizzato. Per paura andava a scuola con gli occhiali da sole. In casa il papà è amante del jazz e colleziona tremila dischi, la sorella è insegnante di musica e concertista di musica classica, il fratello è pianista jazz. Una passione che lo contagia sin da adolescente. L’amore dei suoi, l’amore per la musica, i valori cristiani a cui è stato educato contribuiscono a farlo uscire dal tunnel del bullismo. Dopo i 20 anni diventa Dj Aniceto e raggiunge il successo internazionale con il remix di brani famosi come l’Inno di Mameli adattato ad un pubblico giovanile. Soldi, carriera, fama lo portano a perdere il baricentro. Cade nella spirale delle dipendenze. Vede morire per uso di stupefacenti diversi suoi amici. Si scuote. Non vuole fare la stessa fine. I familiari, la preghiera, la forza di volontà lo aiutano a uscire dalle dipendenze tanto che da 12 anni per il governo italiano è testimonial antidroga, per la sicurezza stradale e contro tutte le dipendenze. Usa i social con toni ironici e provocatori per sensibilizzare le nuove generazioni. È molto legato alla figura di Padre Pio che ha tatuato anche nel braccio. La preghiera lo aiuta anche a superare il trauma della morte, per un male incurabile, della sorella Nina a cui era molto legato. Oggi continua a fare il dj e porta il suo messaggio nelle scuole, nelle associazioni, per fare campagne antidroga, raccontando la sua storia e dando il senso di vita pieno attorno ai valori appresi in famiglia.
Dopo le puntate in Turchia, prosegue la staffetta per “Le ragioni della speranza” con il passaggio di testimone a don Luigi Verdi, sacerdote toscano e fondatore della Fraternità di Romena. In questo nuovo ciclo di sei puntate, il vangelo porterà a conoscere il volto nascosto di sei metropoli italiane. Dove si nasconde la speranza nei nostri grandi centri urbani? Lì dove sembrano esserci solo rumore e confusione, semafori e asfalto, è possibile sperare e, soprattutto, sperare insieme con il vangelo tra le mani? In questo primo appuntamento don Luigi si immergerà nel traffico e nelle strade affollate della città metropolitana di Genova. Scoprirà fiori di speranza inaspettati, come le saracinesche colorate di Libera (dietro le quali ci sono locali confiscati alla mafia e destinati a nuova vita), l’associazione La Zanzara, che aiuta persone con disabilità mentale, e, infine, la casa famiglia per detenute che sono a fine pena, nata dall’antica Compagnia genovese della Misericordia.
La puntata di domani, alle 10.30, è dedicata al trentennale della visita di Giovanni Paolo II ad Agrigento, A Sua immagine affronta un tema preciso: “La Chiesa e la legalità”.  A don Pino Puglisi, don Peppe Diana e al giudice Rosario Livatino, alle attività che la Chiesa svolge, nell’Italia intera, per formare una comunità cristiana attenta ai valori della giustizia e della legge, e opporsi al male del crimine, sarà dedicata la riflessione che Lorena Bianchetti, in compagnia dei suoi ospiti, proporrà nel corso dell’intera puntata. Come ogni domenica, alle 10.55, dopo il notiziario condotto da Paolo Balduzzi, la linea passerà alla messa, sempre in diretta su Rai Uno: la celebrazione eucaristica verrà trasmessa dalla cattedrale di Agrigento. Alle 12, come ogni domenica, il Regina Coeli recitato da Papa Francesco da Piazza San Pietro.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori