Israele: Roma, concerto per i 30° anni delle relazioni tra Israele e Santa Sede. Schutz (ambasciatore), “solidarietà, cooperazione e ecumenismo”

Roma, Concerto 30° ann. Relazioni diplomatiche Israele-Santa Sede (Foto amb. Israele Santa Sede)

“Viviamo un tempo in cui l’umanità sperimenta un progresso eccezionale ma allo stesso tempo è ancora immersa in guerre, in una crescente polarizzazione sociale e, non meno pericoloso, vede un uso irresponsabile e dispendioso delle risorse del nostro pianeta che getta un’ombra pesante sul benessere delle generazioni future. In questo contesto, le due encicliche di Papa Francesco, “Laudato Si” e “Fratelli Tutti” sono una tabella di marcia ispiratrice”. Lo ha detto l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Raphael Schutz, aprendo, ieri sera a Roma, l’evento “Religioni unite in musica”, promosso dalla stessa ambasciata per celebrare, nel bicentenario dell’incendio, la ricostruzione della basilica papale di san Paolo fuori le Mura e il 30° anniversario delle relazioni tra lo Stato di Israele e la Santa Sede.

(Foto amb. Israele Santa Sede)

Ad esibirsi l’orchestra sinfonica di Gerusalemme (Jerusalem Symphony Orchestra) diretta dal maestro Yeruham Scharovsky. “Sfide universali richiedono risposte universali” ha sottolineato l’ambasciatore che ha volute ricordare il concetto ebraico di “Tikun Olam, riparare il mondo. In tutti gli aspetti della nostra vita abbiamo bisogno di solidarietà, cooperazione ed ecumenismo”. Il concerto, ha poi rimarcato il diplomatico, “è dedicato anche a questo meraviglioso luogo di accoglienza. Nel 1823, 200 anni fa, la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura fu distrutta da un incendio. La sua ricostruzione è stata un’operazione di solidarietà e cooperazione internazionale, gli stessi valori di cui oggi c’è bisogno”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori