Ue: Regolamento sulla protezione dei dati compie 5 anni. “Ora ognuno ha il diritto di sapere quali dati vengono utilizzati e per quale scopo”

Domani, 25 maggio, il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) compie cinque anni dalla sua entrata in vigore. Lo comunica in una nota la Commissione europea. “Cinque anni fa, nel 2018, è entrato in vigore un atto pionieristico: il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gpr). Questa legislazione di riferimento ha fornito ai cittadini un controllo reale sui loro dati e ha creato condizioni di parità per le imprese”, hanno dichiarato congiuntamente la vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, Věra Jourová, e il commissario per la Giustizia, Didier Reynders. “Il Gdpr è stato una pietra miliare nel dare forma alla transizione digitale nell’Ue. Non solo abbiamo stabilito standard globali per una regolamentazione sicura dei flussi di dati, ma abbiamo anche gettato le basi per un approccio all’uso della tecnologia incentrato sull’uomo”, hanno aggiunto. Entrambi i commissari hanno sottolineato che il Gdpr “ha rafforzato e armonizzato il diritto fondamentale alla protezione dei dati per tutti i cittadini dell’Ue”. Inoltre, “gli individui hanno ora il diritto di sapere quali dati vengono utilizzati e per quale scopo. Possono esercitare i diritti di accesso, rettifica e cancellazione dei propri dati”, concludono.

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