Giornata del sollievo: Fondazione Ghirotti, appello alle istituzioni sanitarie affinché “nessuno sia lasciato solo nel tunnel della malattia”

“Alcuni passi decisivi in avanti sono stati compiuti a tredici anni dall’approvazione della legge per la diffusione delle cure palliative ma, come recentemente rilevato dal rapporto ‘Time for Better Care at the End of Life’ che ha fotografato la situazione in molti paesi aderenti all’Ocse, l’accesso tempestivo ad adeguate cure di fine vita per alleviare i sintomi per le persone in fase terminale è inferiore al 40%, percentuale che in Italia scende intorno al 35%, anche se il nostro Paese ha recentemente implementato un modello di identificazione precoce dei pazienti con bisogni di cure palliative attraverso l’integrazione tra cure primarie e cure palliative domiciliari”. Lo afferma il presidente della Fondazione Gigi Ghirotti, Vincenzo Morgante, in vista della XXII Giornata nazionale del sollievo del 28 maggio, promossa dalla stessa Fondazione, dal ministero della Salute e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e presentata oggi a Roma.
La Fondazione Ghirotti ha istituito un Osservatorio volontario di monitoraggio delle cure palliative e della terapia del dolore, per dar voce ai cittadini affetti da dolore acuto o cronico o che accedono alle cure palliative, per contribuire al miglioramento dell’accessibilità e della soddisfazione di chi fruisce di terapie e servizi, ed esprime forte preoccupazione per il fenomeno sempre più allarmante della rinuncia alle prestazioni sanitarie per problemi economici o legati alla difficoltà di accesso al servizio: secondo l’Istat l’11% dei cittadini con alcune regioni che superano la soglia del 13%. E affinché “nessuno resti lasciato solo di fronte alla malattia”, secondo le parole di Gigi Ghirotti, l’omonima Fondazione rivolge alle istituzioni sanitarie e a tutti gli enti preposti un appello.
“Il ministero della Salute, in ottemperanza alla legge 38/2010, invii il Rapporto annuale al Parlamento sullo stato di attuazione della normativa: l’ultima pubblicazione risale al gennaio 2019”, la prima richiesta. L’appello chiede inoltre che  in tutti gli atti aziendali delle Asl siano puntualmente inserite e definite la rete delle cure palliative e la rete di terapia del dolore; che la creazione e il funzionamento della rete di cure palliative e della rete di terapia del dolore rientrino tra gli obiettivi di ciascun direttore generale di Asl. Infine, la Fondazione chiede che vengano avviate campagne di sensibilizzazione su scala nazionale sul dolore cronico e sulle cure palliative rivolte alla popolazione.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia