Corno d’Africa: Save the children ai leader mondiali, “il destino di 20 milioni di bambini in grave crisi alimentare è nelle vostre mani”

“Il destino di circa 20 milioni di bambine e bambini che stanno affrontando una devastante crisi umanitaria e alimentare nel Corno d’Africa, a causa dell’accelerazione di eventi climatici estremi, è nelle mani dei leader mondiali che si riuniscono oggi a New York”. Lo dichiara Save the Children, ricordando che oltre 40 milioni di persone in Somalia, Etiopia e Kenya sono spinte sull’orlo del baratro da fenomeni meteorologici estremi che stanno diventando sempre più frequenti e gravi a causa della crisi climatica, oltre che da conflitti prolungati e crisi economiche. Senza investimenti sostenibili e su larga scala in sistemi di allerta precoce, anche le generazioni future sono a rischio. Save the Children chiede ai leader mondiali e ai principali donatori, in occasione dell’High-level Pledging Event a supporto del Corno d’Africa, di “aumentare i finanziamenti umanitari per consentire alle popolazioni di prepararsi meglio agli shock futuri e ridurre l’impatto prima che sia troppo tardi”. Il Corno d’Africa ha vissuto cinque stagioni consecutive di mancate piogge, che hanno portato alla più lunga e grave siccità mai registrata negli ultimi 40 anni. Le piogge primaverili non sono state abbastanza forti da produrre i raccolti necessari a ripristinare immediatamente i mezzi di sussistenza delle famiglie ancora provate dall’impatto di una siccità così prolungata. In alcuni casi, le piogge hanno portato gravi inondazioni, che hanno alimentato lo sfollamento e aggravato la crisi alimentare. Il Corno d’Africa è anche estremamente vulnerabile alla fase di variazione dei venti e delle temperature superficiali del mare dovuti a El Niño, che probabilmente arriverà alla fine dell’anno e causerà ulteriori inondazioni, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale . Per far fronte a questo bisogno di aiuti senza precedenti nella regione, sono necessari 7 miliardi di dollari per i tre Paesi nel 2023. Tuttavia, ciascuno di questi piani è finanziato per meno del 25%. Per scongiurare una catastrofe senza precedenti, Save the Children chiede con urgenza ai leader mondiali “finanziamenti umanitari immediati e sostenibili per fornire subito assistenza salvavita e investire in sistemi di allerta precoce, preparazione ai disastri e programmi di resilienza”.

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