Commissione Ue: applicazione del Recovery per un’economia verde e digitale. Italia, squilibrio per disavanzo e debito eccessivo

(Bruxelles) “L’economia europea continua a mostrare resilienza in un contesto globale difficile. I prezzi dell’energia più bassi, l’allentamento dei vincoli di offerta e un forte mercato del lavoro hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione. Allo stesso tempo, mentre l’inflazione continua a diminuire, l’inflazione core (dato di base, esclusi energia, alimentari) si è rafforzata, provocando un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie”. A due anni dalla sua attuazione, il Rrf – Dispositivo per la ripresa e la resilienza, al centro del piano di ripresa NextGenerationEu per l’Europa da oltre 700 miliardi di euro – “continua ad accelerare una transizione verde e digitale equa e inclusiva in ogni Stato membro, rafforzando la resilienza dell’Unione nel suo insieme”, chiarisce la Commissione con il documento economico odierno. “Il semestre europeo integra l’attuazione del Rrf e dei programmi della politica di coesione in modo complementare e fornisce orientamenti politici agli Stati membri sulle principali sfide economiche e sociali”.
“Con tutti i piani nazionali per la ripresa e la resilienza in atto e 24 richieste di pagamento elaborate fino ad oggi, la Commissione ha erogato oltre 152 miliardi di euro nell’ambito dello strumento per la corretta attuazione di riforme e investimenti chiave”. Gli Stati membri “dovrebbero continuare a dare slancio all’attuazione dei loro piani e procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione”. Gli Stati membri dovrebbero inoltre “proseguire i loro progressi per decarbonizzare l’economia e la base industriale dell’Ue, affrontare le carenze e gli squilibri di forza lavoro e di competenze, sostenere la creazione di posti di lavoro di qualità, potenziare la ricerca e l’innovazione”.
Nella documentazione odierna figurano poi le indicazioni Paese per Paese. “Il rapporto rileva – vi si legge – che il criterio del disavanzo non è soddisfatto da Belgio, Bulgaria, Cechia, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia. Tenendo conto di tutti i fattori pertinenti, la relazione rileva che il criterio del debito non è soddisfatto da Francia, Italia e Finlandia. Tuttavia, la Commissione ritiene che il rispetto del parametro di riferimento per la riduzione del debito non sia giustificato nelle condizioni economiche prevalenti”. La Commissione proporrà al Consiglio di avviare procedure per i disavanzi eccessivi basate sui disavanzi nella primavera del 2024.
La Commissione ha valutato l’esistenza di squilibri macroeconomici per alcuni Stati membri. In particolare Grecia e Italia “continuano a presentare squilibri eccessivi, ma le loro vulnerabilità sembrano attenuarsi, anche grazie ai progressi delle politiche”.

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