Pasqua: mons. Spina (Ancona-Osimo), “il male non ha l’ultima parola, il rancore è un ostacolo”

“Il male non ha l’ultima parola. Né il male presente nel nostro mondo sotto forme diverse e sottili, né il male che coesiste tra noi e in noi stessi”. Lo scrive mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo, nel messaggio di Pasqua, in cui ricorda che “il cristiano, la nuova creatura della Pasqua, deve rispondere al male con il bene. Come Gesù sulla croce. Il male non lo si può combattere con il male poiché creerebbe e produrrebbe più male, maggior male. L’unico modo per combatterlo, è sconfiggerlo con il bene. Fare il bene, anzi: far bene il bene! È questo un valore sempre sicuro. Chi semina bene raccoglierà bene, anche se molte volte può sembrare il contrario”. “Essere operatori di pace e ricercatori di riconciliazione”, l’invito: “Il rancore è un ostacolo. Il perdono, la riconciliazione cristiana, è un andare oltre la logica di essere nel giusto. É disponibilità a fare il primo passo. É andare per primi incontro all’altro, offrendogli la riconciliazione, e assumere la sofferenza che implica la rinuncia ad avere ragione. Il perdono della Pasqua, il perdono dei cristiani, sarà il modo migliore per sapere chiedere perdono, avere il coraggio di farlo, e sapere perdonare di cuore”. “Con la Pasqua splende e splenderà l’amore”, conclude l’arcivescovo: “Questo amore che è più grande, più potente, più bello, più fecondo e più fecondante della morte, della disperazione, della violenza, dell’ingiustizia, dell’odio, del rancore, del male e delle tenebre”.

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