Giornata del malato: Medici con l’Africa Cuamm, “nei Paesi in cui operiamo non voltiamo le spalle al dolore”

“Abbi cura di lui” è “un appello che sentiamo nostro nel profondo e che continuiamo a rendere concreto, con tanto impegno e lavoro, ogni giorno in Africa sub-Sahariana, da oltre 70 anni”. Medici con l’Africa Cuamm fa suo il titolo del messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del malato che si celebra domani. “Che sia qui in Italia o in Africa, tutti sperimentiamo la malattia e il dolore – osserva l’organizzazione -. Tutti siamo uguali di fronte alla sofferenza, che colpisce sia i ricchi che i poveri, che arriva senza preavviso e senza essere preparati. Abbiamo ancora negli occhi le immagini e i momenti più toccanti e coinvolgenti del viaggio” del Papa in R.D. Congo e in Sud Sudan, che “ha permesso di illuminare i bisogni di questi Paesi fragilissimi e della loro gente. In Sud Sudan, come Cuamm, cerchiamo di fare la nostra parte, curando e assistendo una popolazione che ha bisogno di tutto. Così come lo facciamo in Repubblica Centrafricana dove ci sono 6 pediatri in tutto il Paese o in Sierra Leone dove si trova 1 solo anestesista per tutta la popolazione. E ancora in Angola, in Mozambico, in Etiopia, Tanzania e Uganda. In ciascuno di questi Paesi non voltiamo le spalle di fronte al dolore, ma ce ne facciamo carico, perché siamo medici e perché siamo uomini. Al di là dei dati e dei numeri, sono le persone, con il loro dolore, che ci entrano dentro e non ci lasciano indifferenti.

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