Sinodo: suor Barron (Uisg), “sul diaconato femminile ci sono opinioni diverse, ma ne discutiamo insieme”

“Ci sono opinioni diverse, ma discutiamo di questi temi”. Suor Mary Teresa Barron, presidente dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg), durante il briefing odierno sul Sinodo sulla sinodalità – in sala stampa vaticana – ha risposto così ad una domanda su come si sia affrontato in Aula Paolo VI il tema del diaconato femminile. “Non importa quello che penso io, è più importante quello che pensa il Sinodo”, ha precisato la religiosa: “la questione è sul tavolo, il Sinodo deve discernere insieme su queste questioni”. Per suor Houda Fadoul, siriana, originaria della Chiesa greco-cattolica, “è più importante che un uomo o una donna prenda coscienza del proprio rispettivo ruolo nella Chiesa: in Siria lavoriamo insieme con i sacerdoti e i diaconi, ed è un’esperienza molto bella. Credo che il concetto di complementarità sia molto importante per qualsiasi questione riguardi il ruolo della donna all’interno della comunità ecclesiale”. “Al Sinodo la discussione è molto più ampia”, ha fatto notare Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee): “Non si può ridurre ad un sì od un no al diaconato femminile. Il dibattito sui nuovi ministeri fa parte di uno scambio molto ampio, nell’ambito del tema di fondo: come vivere la Chiesa in un modo diverso, con un dialogo migliore. Vivere la sinodalità significa sperimentare e trovare un processo nuovo, piuttosto che dire sì o no ad una specifica proposta”. “Ci sono differenze a livello di opinione”, ha confermato mons. Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo: “ciò che significano alcune parole dipende dal background personale. Ci sono grandi differenze, ma è troppo presto prendere una decisione in questa fase”.

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