Povertà: Coopi, a Milano in 3 anni +80% di aiuti alimentari distribuiti alle famiglie

La povertà a Milano continua a crescere e, in parallelo, la richiesta d’aiuto. È quanto rileva Coopi-Cooperazione internazionale che, nel corso del 2023, ha distribuito ogni mese pacchi alimentari a 450 famiglie in città e nell’hinterland, numero raggiunto alla fine del 2022 e da allora mai calato. “Si tratta di un aumento del 21% dal 2021, quando le famiglie sostenute – viene spiegato in una nota – erano 370 al mese, e dell’80% dal 2020, quando erano state 250”. I dati sono stati diffusi in occasione dalla presentazione del Bilancio sociale 2022 di Coopi, assieme a quelli sugli oltre 250 progetti che l’organizzazione non governativa ha condotto in 33 Paesi del mondo. I primi interventi dell’ong contro la povertà alimentare e l’emarginazione sociale a Milano risalgono al 1999, quando su iniziativa del fondatore padre Barbieri venne promossa la distribuzione di cibo a diverse famiglie, nelle zone più degradate della città.
“Dopo l’esplosione di richieste di aiuto nel corso della pandemia, la domanda non ha mai smesso di aumentare”, afferma Federico Pirola, referente del progetto Contrasto alla povertà di Coopi. “Un campanello d’allarme forte e chiaro, che segnala quanto il problema della povertà sia grave e si stia diffondendo a macchia d’olio sul territorio della città metropolitana, ben oltre i quartieri dove storicamente si concentrano le fasce di abitanti più povere”, aggiunge.
In collaborazione con il Banco alimentare, nel programma europeo per gli aiuti Fead, e in accordo con gruppo Orsero e Bosco in città, nei due centri Coopi dei quartieri San Siro e Gallaratese vengono distribuiti ogni mese pacchi che contengono pasta, riso, latte, legumi, olio, frutta e verdura. Il primo centro di distribuzione era stato aperto nel 2020, nel quartiere San Siro; nel 2021 ha aperto il secondo, nella sede di Coopi nel quartiere Gallaratese. L’iniziativa, grazie anche al contributo di numerosi volontari, è attiva nelle zone di Corsico, Cormano, Baggio, Quarto Oggiaro, piazzale Selinunte e nel varesotto. Oltre alla consegna dei pacchi, Coopi è presente anche con sportelli di ascolto, in cui accoglie le persone in cerca di sostegno, le inserisce nel programma di aiuti e le indirizza ad altre associazioni che fanno parte anch’esse della rete QuBì.
“La consegna dei pacchi non è soltanto un aiuto concreto per arrivare a fine mese, ma anche un modo per dare un punto di riferimento alle persone. È un modo per dire loro che non sono sole”, conclude Ennio Miccoli, direttore di Coopi.

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