Perù: la presidente Boluarte consegna medaglia al merito di cittadinanza al vescovo Barbetta e alla diocesi di Huari per quanto fatto per il Paese da Operazione Mato Grosso e padre De Censi

La presidente della Repubblica del Perù, Dina Boluarte, ha consegnato la medaglia al merito di cittadinanza alla diocesi di Huari, rappresentata dall’amministratore apostolico, mons. Giorgio Barbetta e dal vicario generale padre Walter Flores Lara, rendendo così omaggio all’Operazione Mato Grosso e all’opera promossa da padre Ugo de Censi, fondatore del movimento missionario, molto radicato in Perù.
Nei loro interventi, sia mons. Barbetta che la presidente Boluarte hanno sottolineato il ruolo svolto in quella parte del Paese – in particolare nel distretto di Chacas – da padre De Censi, a favore della popolazione più indigente.
Nel suo discorso, la presidente ha sottolineato che il religioso ha lasciato un segno attraverso i suoi oratori, le sue scuole e i suoi laboratori di formazione artistica; De Censi e i suoi seguaci hanno sviluppato “il più grande processo di inclusione sociale che sia mai avvenuto in Perù, senza l’intervento dello Stato”. Questo risultato è stato ottenuto aumentando il tenore di vita della popolazione contadina locale, incrementando la produttività delle patate e la produzione di prodotti caseari.
Boluarte ha promesso di visitare Chacas nel prossimo futuro per vedere questo fenomeno sociale in loco. Ha inoltre dichiarato che visiterà i rifugi esistenti nella Cordillera Blanca, che offrono alloggio ai visitatori e agli alpinisti.
Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, commenta al Sir: “La presidente della Repubblica peruviana Dina Boluarte ha sottolineato l’impegno missionario, che unisce preghiera e azione, dell’Operazione Mato Grosso, in particolare del suo fondatore, padre De Censi (morto nel dicembre 2018) che con oltre 50 missioni in Peru ha costruito scuole, oratori salesiani, laboratori di formazione artistica e di formazione professionale per migliaia di bambini e giovani delle Ande, migliorando la loro qualità di vita. È un’alternativa al razzismo strutturale di cui parlava la Commissione della Verità (Cvr) nell’agosto 2003. Proprio 20 anni fa, ero a Lima testimone diretto, come cooperante Aspem, quando il Presidente della Cvr Salomon Lerner consegnava il rapporto finale, sottolineando che anche il volontario dell’Omg Giulio Rocca, era stato ucciso dal gruppo guerrigliero Sendero Luminoso. Va sottolineato che a Isolaccia, si è svolta lo scorso 25 settembre 2023 una toccante celebrazione in memoria di Giulio Rocca, il giovane eroe nato in questo piccolo paese valtellinese il 30 marzo 1962 e tragicamente ucciso in Perù il 1° ottobre 1992, mentre aveva deciso di entrare in seminario”.

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