Guerra in Ucraina: card. Zuppi, “il mondo deve porre fine a questa guerra”

“Il mondo deve porre fine a questa guerra e affrontare seriamente gli altri conflitti aperti, che sono meno sotto gli occhi di tutti, ma pure così dolorosi. Con sgomento assistiamo all’uccisione dei sogni delle giovani generazioni e sentiamo il dovere di esprimere la solidarietà verso questa gente che chiede libertà e giustizia”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha affrontato il tema dei “lampi della guerra in Ucraina, iniziata dall’invasione russa di uno Stato indipendente”. “È una storia espressione di una crisi gravissima nelle relazioni internazionali, tanto da avere sullo sfondo persino la minaccia atomica”, ha proseguito, nella sua introduzione ai lavori del Consiglio episcopale permanente. “Non possiamo abituarci a convivere con la guerra in Ucraina. Non possiamo accettare l’indifferenza, evidente o raffinata, come se la guerra fosse una malattia ineluttabile”, l’appello del cardinale, che, in sintonia con Papa, ha ribadito “la necessità della pace e l’urgenza di raggiungerla innanzitutto per amore del popolo ucraino!”. “Ogni giorno che passa significa morte, lutto, odio”, il monito: “La guerra è terribile, contagia nel mondo globale, provoca tante sofferenze nel mondo intero, come vediamo con la crisi alimentare che fa pagare un prezzo a popolazioni inermi e lontane, causa un riarmo preoccupante e pericolose, insieme a ricadute belliche in altre parti del mondo come la Siria o il Caucaso”. Per zuppi, “la domanda profonda e urgente per tutti, specialmente per i credenti”, da porsi è “che significa essere uomini e donne di pace”: “le nostre comunità, le nostre liturgie domenicali, debbono risuonare insistentemente di preghiera per la pace”.

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