Dialogo islamo-cristiano: “Sulla stessa barca”. Card. Zuppi (Cei), “lavorare sulla fratelli tutti è la grande prospettiva e l’impegno che le pandemie ci indicano con chiarezza”

(Trapani) “Lavorare sulla fratelli tutti è la grande prospettiva che Papa Francesco ha aperto a tutti e l’impegno che le pandemie ci indicano con chiarezza. Il contrario della pandemia è fratelli tutti”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, rivolgendosi attraverso un collegamento curato da Tv2000, ai partecipanti, musulmani e cristiani, al viaggio in nave che parte oggi dal porto di Trapani in direzione di Lampedusa. Una iniziativa promossa dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, insieme ai leader delle principali sigle delle Comunità islamiche italiane, che ha scelto come tema l’espressione di Papa Francesco “Sulla stessa barca”. “Si pensa sempre a barche separate, ciascuno in scompartimenti molto distanti gli uni dagli altri”, ha detto il card. Zuppi. “Crediamo ancora troppo poco che quello che interessa all’altro, interessa anche a me e che se l’altro sta male, è arrabbiato, è povero, anche io che sono sulla stessa barca, sto male e sono povero”. “Spero – ed è questo l’augurio lasciato dal card. Zuppi a cristiani e musulmani – che la tragedia che è stata la pandemia e che oggi è la guerra, ci spinga  maggior ragione a imbarcarci sulla stessa barca, cercando di costruire e vivere la fratelli tutti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori