Germania: Bundestag approva cancellazione divieto pubblicità abortiva. Kopp (portavoce Dbk), “Chiesa continuerà a battersi per protezione della vita non ancora nata”

Questa mattina il Bundestag ha votato, a larga maggioranza, la rimozione dal codice penale del divieto della pubblicità abortiva. La sezione 219 proibiva di offrire, annunciare o promuovere l’aborto a scopo di lucro o quando viene fatto in modo gravemente offensivo. Il partito Socialdemocratico-Spd, i Verdi e i Liberaldemocratici-Fdp avevano già concordato la cancellazione nell’accordo di coalizione e hanno votato per l’abolizione del divieto. L’Unione dei cattolici democratici e sociali (Cdu-Csu) e i populisti dell’Afd hanno votato contro. In una nota ufficiale la Conferenza episcopale tedesca (Dbk) si rammarica per la decisione sottolineando che “la Chiesa cattolica continuerà a battersi concretamente e politicamente per la protezione della vita non ancora nata, occupandosi delle preoccupazioni e dei bisogni delle donne in cerca di consiglio”. Il disegno di legge del governo mira a garantire che i medici che praticano aborti, nel quadro giuridico, non dovrebbero più aspettarsi un’azione penale se forniscono informazioni fattuali sul processo e sui metodi di un aborto; e le donne dovrebbero avere un accesso più facile alle informazioni specialistiche appropriate. Allo stesso tempo le modifiche alla legge dovrebbero garantire che la pubblicità sensazionale per gli aborti non sarà consentita nemmeno in futuro. Il portavoce della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), Matthias Kopp, ha spiegato che la Chiesa cattolica ha fatto campagna per la conservazione del paragrafo e per una revisione della situazione informativa. Perché “ la Chiesa cattolica – scrive Kopp – considera l’aiuto alle donne bisognose o in situazione di conflitto a causa della gravidanza una parte centrale del proprio ministero. A nome dei vescovi, i centri di consulenza della Caritas e dei Servizi sociali per le donne cattoliche offrono informazioni, consigli individuali e aiuti specifici. Nel 2020 hanno consigliato e supportato circa 103.000 persone in 580 località solo in singoli casi”.

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