Papa Francesco: alla Comunità del Pontificio Collegio Pio Romeno, “pastori poveri di cose, ma ricchi di Vangelo”. “No a virus della mondanità spirituale”

“Senza alimentare le radici ogni tradizione religiosa perde fecondità”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza, stamani, nel Palazzo Apostolico Vaticano, la comunità del Pontificio Collegio Pio Romeno, in occasione dell’85° anniversario di fondazione. Il Pontefice ha messo in guardia da “un processo pericoloso”: “Con il passare del tempo ci si focalizza sempre più su se stessi, sulla propria appartenenza, perdendo il dinamismo delle origini. Allora ci si concentra su aspetti istituzionali, esteriori, sulla difesa del proprio gruppo, della propria storia e dei propri privilegi, perdendo, magari senza accorgersene, il sapore del dono”. Le parole del Papa continuano nella metafora: “È come soffermarsi a guardare il tronco, i rami e le foglie, dimenticandosi che tutto è sostenuto dalle radici. Ma solo se le radici sono ben innaffiate l’albero continua a crescere rigoglioso; altrimenti si ripiega su se stesso e muore”. La consapevolezza di Francesco è che “questo accade quando ci si adagia e si viene intaccati dal virus della mondanità spirituale”. “Allora si appassisce in una vita mediocre, autoreferenziale, fatta di arrivismi, scalate, ricerca di soddisfazioni personali e facili piaceri”. Oltre ad approfondire le radici, il Papa ha ribadito alla comunità religiosa romena di “pensare a come attualizzarle, perché il vostro ministero non sia una sterile ripetizione del passato o un mantenimento del presente, ma sia fecondo”. Quindi, ha indicato “il segreto della fecondità”, cioè “il dono della vita, il Vangelo da mettere in pratica con cuore di pastori”. “Pastori – ha aggiunto – poveri di cose, ma ricchi di Vangelo”.
Francesco ha poi invitato la comunità a ricordare che “il Vangelo non si annuncia con parole complicate, ma nella lingua della gente, come ci ha insegnato Gesù, la Sapienza incarnata: si trasmette ‘in dialetto’, nel dialetto del popolo di Dio, quello che capisce il popolo, con semplicità. Per favore, state attenti a non diventare ‘chierici di Stato’, siate pastori del popolo”. Così il Papa ha chiesto “vicinanza al popolo dal quale voi venite”. “Non siate preti di laboratorio teologico, no. Preti dal popolo, con l’odore del popolo, con l’odore del gregge”, ha concluso.

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