Infanzia: Save the children, Italia tra i Paesi più “ingiusti”. Povertà assoluta dei bambini tre volte più degli over 65

(foto Save the children)

In Italia, la dispersione scolastica implicita, cioè il mancato raggiungimento del livello minimo di competenze a 15 anni, riguarda quasi la metà degli studenti (45% in italiano, 51% in matematica), anche a causa del tracollo sugli apprendimenti conseguente alla pandemia. Anche 876mila bambini della scuola dell’infanzia hanno sofferto della discontinuità e frammentazione nei primi passi del loro percorso educativo. Sono i dati forniti oggi da Save the children, in occasione dell’evento “Impossibile 2022” in corso a Roma fino al 22 maggio, che riunisce oltre 900 partecipanti. Il Covid – ricorda Save the children – ha spinto nella povertà assoluta altri 200mila bambini, per un totale di quasi 1 milione e 400mila minori. Secondo l’organizzazione a difesa dei bambini l’Italia è anche tra i Paesi europei più “ingiusti” nei confronti delle nuove generazioni, visto che la povertà assoluta colpisce il 14,2% della popolazione sotto i 17 anni, rispetto al 9,1% tra i 35 e i 64 anni, e al 5,3% tra i 65enni e oltre, ed è una forbice tra le più ampie tra i Paesi europei. In Italia, ogni bambino ha il triplo delle possibilità di trovarsi in condizioni di povertà assoluta rispetto agli over 65, e il doppio delle probabilità rispetto a tutto il resto della popolazione. Tutte le informazioni sull’evento sono disponibili su: https://www.savethechildren.it/impossibile2022.

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