Costa Rica: mons. Román (Limón) al Sir, “siamo diventati snodo del narcotraffico, con Colombia e Giamaica. Molti giovani reclutati nelle bande. Uniamo le forze”

(Foto: diocesi di Limon)

“Il narcotraffico è diventato per noi il più grande problema, la lotta tra bande coinvolge la popolazione innocente in un territorio che per il resto è sempre stato tranquillo”. Il vescovo di Limón, mons. Javier Román Arias, parla con il Sir il giorno dopo la forte denuncia della Conferenza episcopale della Costa Rica sulla situazione di violenza della provincia, che si trova nella zona orientale del Paese centroamericano. Nella provincia il tasso di omicidi è triplo rispetto alla media del Paese, con un tasso di 33 ogni 100mila abitanti, un livello, per dare un’idea, superiore a Paesi come Colombia e Messico e non molto lontano dai livelli di altri Paesi centroamericani, considerati tra i più violenti del mondo. Tra gli episodi che hanno suscitato scalpore, negli ultimi giorni, l’omicidio di un genitore davanti a una scuola cattolica e una rapina violenta contro un sacerdote, padre Adalberto Dorati, a Cariari. Lo scorso Venerdì Santo, due malviventi avevano fatto irruzione in chiesa, sempre a Cariari, e ucciso una persona che stavano inseguendo, nell’ambito di un regolamento di conti. Insomma, se la Costa Rica nell’immaginario collettivo era considerata una sorta di “isola felice” nel contesto latinoamericano, “ora non è più così”, ammette il vescovo. Ciò vale soprattutto per Limón, il principale porto del Paese, sul Mar dei Caraibi. “Qui arriva la droga dalla Colombia e da qui parte, nei container, verso l’Olanda. Ma questa è anche zona di produzione di marijuana, nella zona indigena. Moltissimi i giovani che vengono reclutati nelle bande”.
La città, che ha il maggior tasso di popolazione afro del Paese, vanta un rapporto storico con i Caraibi e in particolare con la Giamaica: “Molti da qui vanno nell’isola caraibica, entrano nei gruppi criminali”.
Oggi, come nel resto del Paese, la diocesi di Limón vivrà una giornata di preghiera per la pace, con la celebrazione dell’Eucaristia ma anche con momenti di riflessione. Mons. Román rivolge un appello a tutte le Istituzioni e alla società: “Uniamo le forze, sappiamo che il territorio della provincia è grande, nessuno ce le fa da solo. La stessa Polizia non riesce a essere presente per lungo tempo nelle varie zone. Dobbiamo camminare insieme, allargando a livello civile l’idea di sinodalità”.

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