Coronavirus Covid-19: Fiaso, ricoveri in calo del 16% in una settimana

I ricoveri Covid scendono ancora del 16,2% in una settimana: è il dato che emerge dalla rilevazione negli ospedali sentinella Fiaso dell’8 marzo. La curva delle ospedalizzazioni, che ha cominciato a flettere dal 1° febbraio, aveva fatto registrato il 1° marzo il calo più netto della quarta ondata pari al 21,6%.
Negli ospedali del Nord la discesa dei ricoveri nell’ultima settimana è stata pari al 15% mentre al Sud e nelle isole la curva si è piegata del 19%. Nelle strutture del Centro i pazienti si sono ridotti del 14%. Nei reparti ordinari la diminuzione dei pazienti si attesta al 15,4% mentre nelle terapie intensive è pari al 23,8%. Per la prima volta nei reparti ordinari il numero dei pazienti ricoverati per Covid e quello dei ricoverati con Covid è uguale: i posti letto nelle aree Covid per il 50% sono occupati da malati con sindromi respiratorie e polmonari tipiche del Covid e per l’altro 50% sono occupati da pazienti arrivati in ospedale per curare altre patologie e risultati positivi al tampone pre-ricovero.
Tra i ricoverati per Covid e con Covid nei reparti ordinari permane una significativa differenza relativa allo stato vaccinale: i pazienti con Covid non vaccinati sono solo il 20% mentre i pazienti per Covid no vax sono quasi il doppio, pari al 37%. Tra i soggetti vaccinati ricoverati per Covid, inoltre, la metà risulta vaccinata da oltre 4 mesi e non ha dunque ricevuto il richiamo della terza dose. “Il numero dei pazienti ricoverati scende anche se a ritmo più lento rispetto a una settimana fa – commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. Occorre ancora molta prudenza perché la pandemia non è finita e il virus continua a circolare, prova ne è il numero di contagi ancora alti e in lieve risalita. L’impegno delle aziende sanitarie e ospedaliere è ancora massimo: non solo nella gestione dei casi Covid, siamo in prima linea anche nell’assistenza sanitaria dei cittadini ucraini arrivati in Italia attraverso screening anti Covid e vaccinazioni”.

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