Beni confiscati: Cnca, “il Comune di Cinisi mantenga il possesso di Casa Felicia Impastato”

Il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) esprime il proprio “sconcerto” per il fatto che “Casa Felicia” – un bene confiscato alla famiglia Badalamenti e ristrutturato con fondi europei, dato in uso dal Comune di Cinisi all’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – possa tornare nella disponibilità della famiglia di Tano Badalamenti, per un errore procedurale compiuto al momento della confisca dell’immobile.
“Il Cnca – si legge in una nota – auspica che venga accolta la richiesta del Comune di Cinisi di mantenere la proprietà e il possesso del bene avvalendosi della facoltà della ‘restituzione per equivalente’. Sarebbe grave, infatti, che un luogo divenuto un segno forte di contrasto alla mafia, su cui la comunità locale ha investito risorse e passione, interrompa in modo così traumatico, prima di tutto dal punto di vista simbolico, la propria esperienza”.
La Federazione è “vicina a Giovanni e Luisa Impastato, a tutta l’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, socia del Cnca, e alle altre associazioni impegnate da tempo nella lotta alle mafie e per la crescita del territorio che si stanno battendo per preservare questo simbolo di speranza e di cambiamento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa