Ucraina: mons. Moscone (Manfredonia), “schieriamoci tutti per la pace, gridiamo un secco no all’uso delle armi e a ogni forma di violenza”

“Coloro che domani si metteranno in marcia nelle piazze d’Italia compiono un’azione propositiva, di alto valore politico e di autentica cittadinanza attiva: a questo unisono grido di pace mi unisco anche io, impossibilitato a partecipare per motivi di salute. Come persone che credono nei valori della Costituzione, e a maggior ragione come credenti in Cristo, principe della pace, non possiamo rimanere neutrali: ci indigniamo e gridiamo un secco no all’uso delle armi e a ogni forma di violenza perpetrata in nome di ideologie e imperialismi economici e politici”. Lo ha scritto mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, in un messaggio in occasione delle manifestazioni per la pace che si terranno domani in tutta Italia.
“La guerra è pura follia, ed è nemica sia della ragione che della fede”, denuncia il presule: “Al contrario, la pace nasce da cuori pensanti e menti illuminate”. “Certo – osserva l’arcivescovo –, il più grande nemico della pace è lo scoraggiamento, la rassegnazione, peggio ancora l’indifferenza: subdola convinzione che la pace sia solo il prodotto di accordi tra potenti della terra, mentre è interesse vitale di ogni persona”.
“Se la guerra ci ha resi spettatori, la pace – evidenzia mons. Moscone – ci chiede invece di diventare protagonisti, per ritessere relazioni umane e internazionali che promuovono la vita e la dignità di ogni uomo e donna insieme al rispetto del Pianeta”. “Per questo – ammonisce – nessuno dovrebbe domani chiudersi a difesa delle proprie comodità, o preferire rimanere appartato in sacrestie o anonimi luoghi che si definiscono ‘religiosi’: la pace non riguarda solo chi è in situazione di guerra, ma riguarda tutti, nessuno escluso”. “Che le manifestazioni di domani – l’augurio dell’arcivescovo – siano un segno di rottura e di rifiuto della logica della strapotenza, e non per paura, ma per convinzione, e per noi cristiani annuncio di Vangelo”. “Come diceva don Tonino Bello, ‘la pace non è un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno. Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo. La pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita’. E, allora, domani – conclude mons. Moscone – invito tutti, piccoli e grandi, a schierarsi per la pace, in modo da realizzare un radicale cambio di direzione e dare una svolta a questa nostra storia”.

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